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Golf, US Open 2017: Brooks Koepka stravince con uno strepitoso ultimo giro. Quattro colpi di margine su Brian Harman ed un grande Hideki Matsuyama

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Brooks Koepka vinto, anzi stravinto, lo US Open 2017. Sul percorso di Erin Hill, in Wisconsin, l’americano ha realizzato un grande ultimo giro, prendendo il largo nelle seconde nove e vincendo con quattro colpi di vantaggio sul connazionale Brian Harman, secondo insieme al giapponese Hideki Matsuyama. Lo score finale di Koepka è -16, eguagliando il punteggio più basso per vincere questo Major, ottenuto da McIlroy del 2011. Per il giocatore proveniente dalla Florida si tratta del primo successo in un torneo dello Slam, ampiamente meritato, aldilà del punteggio, anche per quanto visto in campo quest’oggi perché frutto di grande carattere e solidità nei colpi. Koepka ha infatti cominciato alla grande con due birdie nelle prime due buche, portandosi in vetta con Harman, autore di un birdie alla 3. Il giro è stato quindi un testa a testa tra questi due giocatori, ma è stato Koepka a “fare la partita”. Il birdie alla 8 gli ha dato un colpo di vantaggio, restituito poi alla buca 10. Nelle seconde nove poi, tutto è cambiato perché il 27enne di West Palm Beach ha cambiato letteralmente passo innestando le marce più alte.

Harman ha realizzato un bogey alla 12, regalando la vetta a Koepka che ha salvato un complicato par alla 13. Il leader di ieri ha poi perso un altro colpo alla 13, mentre il suo connazionale ha preso il volo con i birdie delle buche 14 e 15. Proprio quando Harman si è rimesso in corsa alla 14 poi, Koepka ha subito ristabilito le distanze con il terzo birdie consecutivo alla buca 16, ipotecando la vittoria. Nelle due buche finali ha infatti gestito, con il torneo già in tasca. Harman ha invece mollato psicologicamente, rischiando di perdere il secondo posto ma salvandolo con il bogey alla 18. Sul secondo gradino del podio si piazza anche il giapponese Matsuyama, grande protagonista di questo giro, chiuso in 66 colpi con otto birdie, tre nelle prime nove e cinque nelle seconde. Per il nipponico solo due colpi persi, alla 6 e alla 15, che però non scalfiscono affatto l’ottima prova del numero 3 del mondo, partito con sei colpi di ritardo dal leader Harman.

Al quarto posto si è piazzato Tommy Fleetwood che fin dalle prime buche si è staccato dalla vetta, rimanendo sempre ad almeno tre colpi di distanza. Dopo le prime nove abbastanza discontinue, l’inglese ha trovato tanti par nelle seconde, realizzando un prezioso birdie alla buca 14 per un giro in par ed un totale di -11. La top ten parla esclusivamente americano per gli altri piazzamenti. Ad un colpo da Fleetwood troviamo Xander Schauffele, Bill Haas e Rickie Fowler. Shauffele è entrato di forza in top ten, con tre birdie nelle ultime cinque buche mentre Haas ne ha trovati due nelle ultime tre. Diverso il discorso per Fowler, attesissimo alla vigilia dell’ultimo giro. Il californiano ha aperto con un birdie ma ha poi trovato tante difficoltà. Ha viaggiato a lungo in terza posizione ma nelle seconde nove non ha praticamente mai trovato il green, pagando i bogey alla 12 e alla 15. Il birdie alla 18 gli ha poi consentito di raggiungere il quinto posto, ennesimo piazzamento in un Major. A -9 c’è invece Charley Hoffman, autore di quattro birdie ma anche di un triplo bogey alla buca 8, mentre chiudono la top ten, con -8, Trey Mullinax, protagonista di sette birdie totali di cui tre nelle ultime tre buche, Brandt Snedeker, che ha rovinato il giro con il bogey alla 18, e Justin Thomas. Quest’ultimo, dopo il giro record di ieri, ha subito salutato le ambizioni di titolo con tre bogey nelle prime tre buche.

Patrick Reed ha chiuso invece 13° a -6, senza mai trovare ritmo e facendo segnare un solo birdie nelle ultime 18 buche. Stesso score per il coreano Si Woo Kim, che ha fatto peggio, con tre bogey e nessun colpo guadagnato. Positivo invece, il 16° posto di Matt Kuchar e Steve Stricker. Il primo ha girato in 68, trovando quattro birdie nelle seconde nove, mentre il secondo ha realizzato tre birdie nelle ultime quattro per il 69 che vale un -5 totale. Lo spagnolo Sergio Garcia ha invece girato in par, chiudendo 21° a -4. L’americano Jordan Spieth si è invece piazzato 35° a -1, frutto di un bel 69, positivo viste le difficili condizioni di vento del primo pomeriggio. Gli score delle prime partenze sono stati infatti molto alti: peggio di tutti ha fatto il cinese Haotong Li, che ha completato l’ultimo giro in 84 colpi per un totale di +22. Meritano infine una menzione speciale i due amateur americani, Scottie Scheffler e Cameron Champ. È stato il primo ad aggiudicarsi la sfida, ottenendo un totale di -1 grazie al giro in 73. Champ si è piazzato ad un colpo di distanza a causa del 76 odierno.

 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: pagina Twitter PGA Tour

 

 

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