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Golf, US Open 2017: le ambizioni di Francesco Molinari. L’italiano a caccia del primo Major: missione tutt’altro che impossibile

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Francesco Molinari sarà l’unico italiano al via dello US Open 2017, che scatterà giovedì sul percorso di Erin Hills, in Wisconsin. Il giocatore torinese ha trovato grande continuità in questa stagione, raggiungendo risultati di prestigio che gli hanno consentito di risalire fino alla 16esima posizione nel ranking mondiale. Chicco sta giocando in maniera molto solida e, dopo un primo periodo di assestamento sul tour americano, si sta imponendo con le sue qualità guadagnandosi le attenzioni di tifosi e giornalisti d’oltreoceano. Il minore dei fratelli Molinari infatti, fa parte a tutti gli effetti di quel gruppo di giocatori considerati gli outsider in vista dello US Open.

Dopo l’ottimo finale della scorsa stagione infatti, con la vittoria all’Open d’Italia ed i quarti posti a Dubai e sul PGA Tour, Molinari ha cominciato l’anno alla grande, stabilmente nella top 20 e mancando un solo taglio. Dopo l’ottimo 7° posto all’Arnold Palmer Invitational, il torinese ha chiuso al 33° posto il Masters, ben figurando nonostante un brutto primo giro. Lo scorso mese poi, Chicco si è piazzato 6° nel The Players Championship e soprattutto 2° al BMW PGA Championship, dopo un’ottima rimonta. Il 24° posto della scorsa settimana al St. Jude Classic non ha minato affatto la fiducia con cui Francesco si presenta ai nastri di partenza del secondo Major stagionale.

Lo US Open però, non hai mai sorriso al giocatore italiano. È infatti l’unico Slam nel quale Molinari non è mai entrato in top 20, fermatosi al 23° posto nell’edizione del 2013. Quest’anno però, l’azzurro si presenta in formissima ed ecco che l’obiettivo potrebbe essere raggiunto. Non solo: non è affatto un azzardo dire che Chicco potrebbe sorprendere durante questo fine settimana. Il percorso infatti, concede pochi margini di errore e favorisce chi, come Molinari, eccelle nella precisione da tee a green. I miglioramenti nel putt poi, potrebbero fare il resto. Inutile nascondersi o essere superstiziosi: Francesco può fare bene allo US Open, togliersi delle soddisfazioni e regalarci ancora gioie, come ha già saputo fare nel corso della sua carriera.

 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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