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Moto2, GP Germania 2017: il Sachsenring pista amica di Franco Morbidelli. Obiettivo andare in “vacanza” con ampio vantaggio sugli avversari

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Franco Morbidelli, nel GP d’Olanda ad Assen, ha messo in mostra una prestazione da pilota consapevole della sua forza, maturo e capace di sapere quando è il momento di attaccare e quando, invece, di pensare a difendersi dagli avversari. I 25 punti conquistati nell’ultimo round del Mondiale Moto2 sono pesanti, perché permettono al 22enne romano di prendere una boccata d’ossigeno nei confronti del principale rivale in campionato, lo svizzero Thomas Luthi, ora sceso a -12 nella classifica generale, ma a lungo anche al comando virtuale del campionato nella corsa disputata domenica, grazie alle posizioni maturate in alcuni momenti di essa. Messaggio fondamentale alla concorrenza, specie dopo i Gran Premi disputati al Mugello ed a Barcellona, che avevano visto un Morbidelli in difficoltà, e mai realmente in grado di competere anche solo per il podio nelle fasi decisive.

Sull’onda emotiva di tale reazione, il pilota italiano del Team Marc Vds può tentare di fare un ulteriore strappo nella lotta al Mondiale, sfruttando l’arrivo su di un circuito, come quello del Sachsenring, in cui si è sempre espresso in maniera convincente a livello di potenziale, senza però riuscire a concretizzare il risultato. Il miglior posizionamento di Morbidelli in Germania, infatti, resta il 6° posto ottenuto nel 2014, suo primo anno completo in Moto2, con due ritiri nelle successive edizioni, facendo siglare il giro più veloce nel 2015 e mentre era in piena lotta per la vittoria, nella scorsa annata. Insomma, al di là degli errori commessi, naturalmente da non ripetere, è piuttosto evidente che vi sia un certo feeling tra Franco e l’asfalto sassone, da sfruttare al meglio in un campionato, come quello attuale, laddove il centauro trapiantato a Tavullia ha raggiunto la piena maturità agonistica, e si presenta dunque con una solidità sulla carta maggiore rispetto alle precedenti stagioni, per provare finalmente a centrare il risultato grosso.

Il suo più diretto rivale nel Mondiale, lo svizzero Luthi, non ha, di contro, un rapporto speciale con la pista tedesca, avendo terminato sul podio al Sachsenring solamente nel 2005 (2°), in 125, anno in cui il 31enne elvetico avrebbe poi vinto il titolo nella classe di ingresso. Discorso simile può essere effettuato per l’altro pilota da tenere in particolare attenzione per il vertice della classifica, il compagno di squadra di Morbidelli, Alex Marquez, incapace fino ad ora di chiudere nella top-3 in Germania nella sua carriera. E l’iberico necessita più che mai di un risultato positivo, dopo il 6° posto di Assen che lo ha ricacciato indietro nella generale, pagando ora infatti 35 lunghezze di svantaggio rispetto al leader nostrano.

Tra gli iscritti alla Moto2 2017, vi sono alcuni piloti che sono stati capaci di vincere sul circuito teutonico: Mattia Pasini (2006 in 125), Sandro Cortese (2012 in Moto3), Dominique Aegerter e Xavier Simeon (entrambi in Moto2, nel 2014 e 2015 rispettivamente). Vedendo i valori attuali, sembra essere il 31enne riminese quello maggiormente indiziato di poter lottare nuovamente al vertice anche nel prossimo week-end, ma non va sottovalutata la candidatura del 26enne svizzero, uno dei veterani della classe intermedia.

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davide.brufani@oasport.it

Foto: Valerio Origo

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