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MotoGp, GP Olanda 2017: numeri, statistiche e curiosità

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In vista della ottava prova del Mondiale MotoGp 2017, programmata sul mitico tracciato di Assen, alcuni dati, numeri, statistiche e curiosità sull’appuntamento stagionale in terra olandese:

Il circuito di Assen è l’unico ad aver ospitato, ogni anno, una prova valida per il Motomondiale, sin dalla sua inaugurazione risalente al 1949.

Nell’edizione 2016 si è corso per la prima volta di domenica, mentre in precedenza la gara veniva disputata al sabato.

La lunghezza originale del tracciato di Assen era di 16,5 chilometri, utilizzata fino al 1954. E’ stata poi ridotta a 7.7 km, con ulteriori modifiche intercorse nel 1984, che hanno ulteriormente accorciato il circuito a 6.1 chilometri. Il layout attuale è figlio di un ulteriore intervento effettuato nel 2006.

La gara olandese della 500, nel 1975, è stata l’unica nella storia della massima categoria ad aver visto due piloti (Barry Sheene e Giacomo Agostini) accreditati con il medesimo tempo sul traguardo. All’epoca venivano utilizzati, infatti, dei cronometri manuali, che avevano un margine di tolleranza di un decimo.

Dall’introduzione della MotoGp nel 2002, Yamaha ha vinto 8 gare, ed è il costruttore di maggiore successo ad Assen. Segue la Honda con 6 affermazioni, ottenute curiosamente con altrettanti piloti differenti: Valentino Rossi, Sete Gibernau, Nicky Hayden, Casey Stoner, Marc Marquez e Jack Miller.

Ducati ha vinto una sola volta in Olanda, nel 2008 con Stoner. Nelle ultime sei edizioni, solo due podi per la casa italiana sull’asfalto di Assen: Andrea Dovizioso, 2° nel 2014; Scott Redding, terzo l’anno passato.

L’unica vittoria di Suzuki ad Assen è datata 1993, con Kevin Schwantz nella allora 500. Nell’epoca MotoGp, il miglior piazzamento della casa di Hamamatsu è un doppio 5° posto, ottenuto da John Hopkins nel 2007 e Chris Vermeulen nel 2009.

Ben Spies ha vinto la sua prima ed unica corsa in MotoGp proprio in Olanda, nel 2011, a bordo di una Yamaha.

Il pilota di maggiore successo, ad Assen, è lo spagnolo Angel Nieto, con 15 affermazioni tra 125 e 50; una in meno per Agostini, che le ha ottenute tra 500 e 350.

Tra i centauri attualmente in attività, il più vincente è Rossi a quota 9: 7 in MotoGp, una a testa in 125 e 250.

Nell’edizione 2016, in tutte e tre le classi si è assistito ad una prima volta nella specifica categoria per ciascuno dei vincitori: Francesco Bagnaia in Moto3, Takaaki Nakagami in Moto2 e Miller in MotoGp.

Dovizioso ha vinto tre delle ultime 9 gare disputate, pareggiando Maverick Vinales in tale parziale classifica.

Se il forlivese di Ducati dovesse vincere anche domenica, in Olanda, diventerebbe il pilota più anziano, dai tempi di Mick Doohan nel 1998, ad ottenere almeno tre successi consecutivi nella massima categoria.

Miller ha vinto la gara dello scorso anno in sella ad una moto satellite, militando infatti nel team Estrella Galicia-Marc Vds. Si è trattato della prima affermazione di un pilota non ufficiale dal 2006, quando Toni Elias conquistò il Gran Premio del Portogallo.

Dopo 7 Gran Premi, Vinales comanda la classifica del Mondiale MotoGp con 111 punti. Si tratta della quota più bassa, a questo punto del campionato, da quando è stato introdotto l’attuale sistema di punteggio, nel 1993. Il precedente “primato” spettava a Max Biaggi, con 118 punti (annata 1998).

Marquez, con il 2° posto di Barcellona, ha toccato quota 54 podi nella massima categoria, raggiungendo in questa speciale classifica Randy Mamola.

Rossi ha 83 punti dopo le prime sette gare stagionali. Si tratta della quarta quota più bassa per il 38enne italiano nell’epoca MotoGp. Ha fatto peggio solo in Yamaha, nel 2010 (con però l’infortunio del Mugello) e nel biennio in Ducati. Si trova a 28 punti di distanza dal leader del Mondiale, il suo compagno di squadra Vinales. Tale distacco è il più ridotto, dopo sette Gran Premi e tra i primi cinque della classifica generale, dall’introduzione del sistema di punteggio attuale, nel 1993.

Con il quinto posto ottenuto a Barcellona, Johann Zarco è arrivato a 75 punti dopo sette Gran Premi nel Mondiale MotoGp. Si tratta del più alto ammontare ottenuto da un debuttante a tale momento del campionato, su di una moto satellite, da quando è stata introdotta la categoria.

Jorge Lorenzo ha chiuso quarto in Catalogna, a 9.608 secondi di distacco dal vincitore, il suo compagno di team Dovizioso. Da quando corre in Ducati, si è trattato del ritardo più basso per il 30enne maiorchino rispetto al pilota che ha conquistato il successo in gara.

Con il 6° posto della scorsa gara, Jonas Folger continua a mantenere viva la striscia di gare consecutive a punti, ben 7, unico tra i piloti titolari della MotoGp 2017 a riuscirvi. Il suo peggior risultato, fino ad ora, è una 13esima posizione. Solo un altro rookie, dall’introduzione dei 4 tempi in avanti, era riuscito in una simile impresa: Hector Barbera nel 2010. Il tedesco, in occasione della corsa disputata a Barcellona, ha fatto siglare il giro più veloce della gara. E’ il secondo centauro teutonico di sempre a riuscirvi nella massima categoria, dopo Edmund Chizak nel 1974 (Gran Premio di Germania), in una gara che, tuttavia, venne boicottata dai “top riders” dell’epoca. Folger è invece il primo tedesco in assoluto, sempre nella top class, a far registrare un giro veloce che, al contempo, si pone anche come nuovo record della pista per quel circuito.

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davide.brufani@oasport.it

Foto: Valerio Origo

 

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