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MotoGP
MotoGP, la crescita esponenziale della Ducati e la maturità di Andrea Dovizioso. Mondiale? Ora si può…
“Lo chiamavano lo svizzero”. Non è un titolo di un film in uscita nelle sale ma è lo spettacolo andato in scena sul tracciato del Montmelò (Spagna), settimo appuntamento del Mondiale 2017 di MotoGP. Il protagonista è un pilota che solo gli addetti ai lavori hanno sempre apprezzato, per impegno e dedizione, che pur essendo italiano era un po’ elvetico per il suo non essere così “Personaggio”.
Stiamo parlando di Andrea Dovizioso, trionfatore del GP della Catalogna in sella alla Ducati, a segno per la seconda volta consecutiva dopo il round del Mugello (Italia). Come sulle colline toscane, anche qui in terra catalana, il forlivese ha gestito magistralmente la corsa dando una lezione di intelligenza e velocità a tutti gli avversari: niente da fare per le due Honda di Marc Marquez e Daniel Pedrosa, troppo forte il Dovi e dura lezione nei confronti di Jorge Lorenzo. Il maiorchino partito all’arma bianca sulla moto gemella è stato poi assorbito dal gruppo degli inseguitori, non valutando attentamente le condizioni della pista e finendo per andare oltre il limite.
Il centauro italiano, invece, ha atteso il suo momento, trascorrendo più di metà gara a ruota del n.26 e poi forzando il ritmo a 9 giri dal termine, girando sull’1’46 alto quando per gli altri era pura immaginazione. La bandiera a scacchi ha accolto l’italiano riconosciuto come tale e non più controfigura di Valentino Rossi, quest’oggi solo ottavo al traguardo ed affondato nella crisi Yamaha.
Ora il distacco da Maverick Vinales (leader della classifica generale), altro alfiere dei tre diapason, è di soli 7 punti e, sull’onda emotiva di questi successi, anche l’obiettivo mondiale non sembra impossibile. La Desmosedici 2017 tra le mani del ragazzo di Forlì sembra essere finalmente precisa, ben bilanciata e non più un cavallo imbizzarrito. Barcellona ci ha detto che il sogno può diventare solida realtà ma, in questa stagione più che mai, tutto può accadere per l’incertezza dettata dagli pneumatici, ago della bilancia delle sorti iridate.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto di Valerio Origo