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MotoGp, Mondiale 2017: la lotta al titolo si restringe ai “fantastici 4”?

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Andrea Dovizioso, Maverick Vinales, Valentino Rossi e Marc Marquez. Quando siamo giunti quasi alla metà del Mondiale MotoGp 2017 (la nona prova, che dividerà esattamente il campionato in due parti, è in programma nel week-end in arrivo al Sachsenring), forse, per la prima volta in questa annata, si può fare una parziale scrematura dei candidati all’iride nella massima categoria.

Il GP d’Olanda, vinto ieri da Rossi, ha rilanciato sensibilmente le quotazioni del 38enne della Yamaha, parso carico e motivato come un ragazzino alle prime armi, rinfrancato da un feeling finalmente all’altezza della situazione con la M1 dotata del telaio evoluzione, provato nel post-gara di Barcellona. Stesso discorso per Marquez, che ha dovuto si accontentarsi del piazzamento sull’ultimo gradino del podio, tra l’altro sudato in un acceso confronto con Cal Crutchlow ed il succitato Dovizioso, ma che può mandare in archivio una pista sulla carta non delle migliori in maniera positiva, in attesa di poter attaccare nel prossimo fine settimana in Germania, presso uno scenario, di contro, nettamente favorevole a lui ed alla Honda.

Da non dimenticare, come dato principale, che la vetta del Mondiale è nuovamente cambiata, con ora al comando il 31enne forlivese della Ducati, impegnato ieri a fare il ragioniere dopo una corsa complessa e di rimonta. Un risultato che, tenuto conto dell’idiosincrasia tra la moto italiana ed Assen, può essere salutato con soddisfazione, ma che lascia un pizzico di amaro in bocca perché, ad un certo punto, sembravano esserci i prodromi addirittura per la tripletta del “Dovi”, tornato come un lampo sul gruppo di testa nel momento del primo scroscio importante di pioggia, salvo poi perdere il passo negli ultimissimi giri. Visto ciò che ha fatto un eccellente Danilo Petrucci, con il medesimo mezzo, a ragione possono esserci dei rimpianti.

Chi esce con le ossa rotte è indubbiamente Maverick Vinales, ex leader della generale. Questo per via di diverse difficoltà patite sul bagnato, e di una gestione non delle più felici sull’asciutto, laddove ha buttato la possibilità di giocarsi un posto sul podio, stante il ritmo ottimo che aveva palesato in quelle condizioni nel resto del week-end. A testimonianza di una lucidità ancora non del tutto all’altezza della situazione, quando le cose non girano per il meglio al 22enne talento iberico.

In quinta piazza nel Mondiale è scivolato Dani Pedrosa, mai davvero in palla ad Assen, in tutte le condizioni. Il passaggio a vuoto non lo taglia definitivamente fuori dalla lotta al campionato (è a -28 da Dovizioso, -17 dal compagno di squadra Marquez, che lo precede), ma da ora in poi servirà tornare ad aggredire le posizioni che contano, se si vuole evitare che tale divario possa incrementare in maniera fatale per le sue ambizioni.

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davide.brufani@oasport.it

Foto: Valerio Origo

 

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