MotoGP
Motomondiale 2017, tre vittorie italiane al Mugello. Ma in chiave iridata…
Una domenica tutta tricolore quella vissuta al Mugello (Italia), in occasione del sesto round del Motomondiale 2017. Andrea Migno, Mattia Pasini ed Andrea Dovizioso hanno regalato al Bel Paese il meglio possibile, la vittoria, davanti ad un pubblico numerosissimo che, nonostante qualche nuvola in mattinata, si è goduto uno spettacolo più unico che raro lungo le colline toscane.
In altri sport, avremmo parlato di “valanga azzurra” mentre in questo caso la metafora delle frecce tricolori ci sta tutta perchè i tre vincitori della Moto3, Moto2 e MotoGP sono stati straordinari ed emozionanti. Il 20enne di Saludecio, nella lotta senza quartiere della minima cilindrata, ha interpretato da abile stratega l’ultimo giro beffando un altro centauro italiano Fabio Di Giannantonio ed ottenendo il primo successo in carriera sulla pista di casa. Nella categoria “intermedia” il ritorno di Pasini ha del sorprendente. Il riminese, dopo anni travagliati, bazzicando ai margini di Moto2 e MotoGP, ieri ha rinverdito i fasti di qualche anno fa mettendo in scena sull’asfalto italico un’esibizione da primo attore. Una vittoria legata inevitabilmente all’ultimo successo di Mattia sempre al Mugello, di ben 8 anni fa, quando in una giornata piovosa, il duello con il compianto Marco Simoncelli fu uno degli show più belli che un appassionato di moto possa ricordare. E poi che dire del “Dovi”, secco e deciso nel corso delle 23 tornate in programma. Staccate da straccio di licenza ed inserimenti in curva da pelle d’oca hanno caratterizzato l’incedere del forlivese che, così facendo, ha ottenuto la prima vittoria stagionale, posizionandosi in seconda piazza della graduatoria generale a -26 punti dal Maverick Vinales (2° quest’oggi).
Tutto molto bello, direbbe il buon Bruno Pizzul, ma ai fini della lotta iridata sono successi che potrebbero incidere relativamente per l’iride. Nel lungo percorso che ci porterà a Valencia (il 12 novembre), i trionfatori odierni non sembrano avere la giusta continuità per poter gioire al termine del campionato. Le vittorie domenicali, infatti, sembrano più dei colpi di mano ed è chiaro che hanno un peso più importante i piazzamenti di Vinales o di Morbidelli (4° in Moto2) che comprendendo l’impossibilità di centrare il bersaglio grosso si sono messi in modalità “campionato”. Ora a Barcellona, tra una settimana, avremo l’immediata controprova delle effettive velleità dei piloti menzionati e delle proprie moto.
Di sicuro, in tutte e tre le classi, emerge un grande equilibrio ed è complicato fare delle previsioni ma, in un contesto del genere, l’essere sempre in lotta per la top3 è senza dubbio una base importante che, probabilmente, alla pattuglia italiana, in generale, è un po’ mancata.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto di Valerio Origo