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Nuoto, Mare Nostrum Canet 2017 – Sarah Sjoestroem è disumana! Yulia Efimova ed Emily Seebohm devastanti. Bene Filippo Magnini e Fabio Scozzoli

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Che spettacolo! Difficile trattenere l’entusiasmo nel descrivere la prima giornata della terza ed ultima tappa del Mare Nostrum 2017 a Canet (Francia) nella quale vi è stato anche qualche spruzzo d’azzurro.

Sarah Sjoestroem, la donna di questa settimana, ha dato ancora una volta un saggio della sua potenza in acqua. Il primo tempo eccezionale è arrivato nei 50 stile libero dove la scandinava ha fatto fermare i cronometri a 23″85, a soli 12 centesimi dal primato del mondo della tedesca Britta Steffen (siglato ai Mondiali di Roma 2009 con i famosi costumoni). L’incedere in acqua della svedese è stato regale, senza esitazione alcuna, mettendosi alla spalle l’olandese Ranomi Kromowidjojo (24″35) e la danese Pernille Blume (24″47). Per quanto concerne le sorelle Campbell, Bronte ha centrato il quinto tempo in 24″77 mentre Cate, in finale B, ha vinto in 24″88. Il secondo show firmato Sjoestroem sono stati i 100 delfino nei quali la nordica si è imposta scendendo sotto i 56″ stampando uno straordinario 55″76, nuovo miglior tempo dell’anno, a 28 centesimi dal primato del mondo da lei stessa detenuto, ottenuto a Rio de Janeiro nel corso dei Giochi Olimpici 2016. Alle spalle della 23enne di Rönninge si è classificata la sudcoreana An Sehyeon (57″28) e la campionessa a Cinque Cerchi dei 100 stile libero Penny Oleksiak (57″32).

Oggi però è stato un giorno speciale ed al club delle prestazioni da urlo si sono iscritte Yulia Efimova ed Emily Seebohm. La russa ha abbattuto la barriera del 1’05” nei 100 rana trionfando in 1’04″82!! Uno crono spaziale a mezzo secondo dal limite mondiale di Ruta Meilutyte (1’04″35 a Barcellona nel 2013). Una nuotata sempre in presa e dinamica quella della Efimova impostasi davanti alla svedese Jennie Johansson (1’06″79) ed all’australiana Jessica Hansen (1’07″06). Nei 200 dorso, invece, la Seebohm in 2’06″66 (1° tempo dell’anno sulla distanza) ha dato prova di grande solidità fisica e mentale, nonostante il periodo di preparazione. Una prova che vale un messaggio chiaro alle avversarie, in particolare a Katinka Hosszu giunta quarta in questa gara, siglando un tempo “normale” in 2’10″17. In seconda e terza piazza si sono posizionate, infatti, la russa Daria Ustinova (2’08″76) e la canadese Taylor Ruck (2’09″54).

Da segnalare poi i 200 stile libero femminili vinti dalla “svedese n.2” Michelle Coleman in 1’56″22 a conferma della sua padronanza nelle 4 vasche. Dietro di appena 7 centesimi il bronzo olimpico Emma McKeon (1’56″29) mentre terza è stata l’orange Femke Heemskerk (1’56″51). In quarta piazza, la beniamina di casa Charlotte Bonnet (1’57″11) a testimonianza del livello molto alto di questa gara. Segnali di forte vitalità anche nei 100 rana maschili dove il giovane Anton Chupkov conferma le sue eccezionali attitudini nella specialità siglando un 59″53 di grande qualità a precedere il nipponico Yasuhiro Koseki (59″66) e l’olandese Arno Kamminga (1’00″51). Presente in questa finale Fabio Scozzoli che, in 1’00″97, è giunto in quinta posizione siglando un’ottima prestazione per lui.

Parlando d’Italia è giusto considerare anche i 200 stile libero maschili nei quali l’eterno Filippo Magnini, nuotando in 1’48″70, è giunto terzo alle spalle del classe ’95 russo Aleksandr Krasnykh (1’47″36) e del francese Jeremy Stravius (1’47″89). Sui blocchetti di partenza anche il nostro Luca Dotto a cui è mancata la chiusura, toccando la piastra in 1’49″79. Da segnalare anche la presenza dell’oro olimpico dei 400 sl Mack Horton, sesto in 1’49″96 con lo stesso tempo del connazionale Daniel Smith. Krasnykh che si è ripetuto su ottimi livelli anche nei 400 stile libero, vincendo in 3’46″93 a precedere il polacco Filip Zaborowski (3’47″28) ed il norvegese Henrik Christiansen (3’48″47).

RISULTATI COMPLETI

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da pagina facebook Sarah Sjoestroem

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