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Nuoto, Settecolli 2017: la rimonta “Divina” di Federica Pellegrini, Martinenghi e Quadarella che grinta! Park un altro avversario per Detti

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La prima giornata del 54° Trofeo Settecolli è andata in archivio ed è stato grande spettacolo nella vasca del Foro Italico piena come non mai per le finali del pomeriggio. C’era grande attesa per i nostri assi al cospetto dei forti avversari stranieri presenti a Roma per dare un saggio delle loro immense qualità.

Ebbene, qualora ve ne fosse bisogno, è ancora, sempre lei, la protagonista del giorno per un motivo o per un altro. Parliamo di Federica Pellegrini, ovviamente, e dei suo 200 stile libero. Un amore infinito quella della veneta per questa distanza che nella piscina della Capitale sublima sempre in un risultato sorprendente. L’anno scorso arrivò il primo 1’54”, quest’anno un successo che ai 150 metri sembrava impossibile. La svedese Michelle Coleman (seconda nel ranking mondiale della specialità) conduce con sicurezza toccando ad una vasca dal fine in 1’26″07 con 1″ di vantaggio sulla fuoriclasse veneta. Sembra finita, ma negli ultimi 50, spinta dal supporto del pubblico, la rimonta si fa inesorabile al cospetto di una scandinava ai limiti dell’annegamento…Quei 29″09 coperti nell’ultimo respiro della gara sono la cartina di tornasole di un’atleta che non smetta mai di stupire. Ora il pensiero va a Budapest, con un sorriso in più, andando in montagna e cambiando preparazione rispetto al solito. Un rischio che la Pellegrini vuol prendersi, disposta a tutto per competere ai massimi livelli ed oggi se n’è avuto conferma.

Nuova Italia che avanza in vasca e si pensa a due baldi giovani: Nicolò Martinenghi e Simona Quadarella. Il lombardo, uscito non troppo soddisfatto dall’acqua nelle batterie dei 100 rana, si presenta ai blocchi di partenza con alla sua sinistra il mostro Adam Peaty, l’atleta che sta facendo la storia in questo stile. Nessuna paura per il varesino che infila un primo 50m in 27″54 chiudendo in 59″31 a mezzo secondo dal’inarrivabile britannico. Il tabellone segna una scritta: “RI” (record italiano, di 11 centesimi meglio del 59″42 valso l’argento iridato a Fabio Scozzoli nei Mondiali di Shanghai 2011, ed anche WJR). Stupore e sorpresa nel volto del ragazzo classe ’99 che, quando il gioco si fa duro pur non avendo finalizzato la sua condizione per l’evento, riesce a tirar fuori le unghie. Un graffio degno di un campione in erba che mira all’Ungheria non solo con l’idea di esser uno dei tanti…

Grinta e determinazione da vendere anche nella padrona di casa Quadarella. La romana continua con il suo 2017 di grande qualità e nei 1500 stile libero, sul ritmo da 32″ per vasca, si esibisce in un assolo suggellato dal nuovo primato del meeting (16’03″55), dalla seconda prestazione mai nuotata in Italia alle spalle della campionessa del mondo 2009 Alessia Filippi proprio in questa piscina, ed dal 2° crono dell’anno dietro solo al mostro Katie Ledecky. E dire che la 19enne ha anche un altro impegno da onorare: l’esame di maturità. Vero è che la gestione della gara odierna è degna di un’atleta già matura…

Chiudiamo con i 400 stile libero odierni, altra finale di cartello che ha visto impegnati Gabriele Detti, Park Tae-hwan e il campione olimpico di Rio Mack Horton.  La vittoria è andata al sudcoreano capace di cambiare ritmo negli ultimi 100 metri e chiudere in un ottimo 3’44″54. La seconda piazza è andata al livornese che, ancora appesantito dai carichi di lavoro in allenamento, ha ottenuto un ottimo 3’45″88 a precedere l’australiano Horton (3’47″58). Un campanello d’allarme per il bronzo olimpico? Sicuramente un avversario per la rassegna magiara ma la vera sfida deve ancora iniziare e quel 3’43″36 di Riccione lo sta dimostrare.

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da Deepbluemedia

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