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Nuoto, Settecolli 2017: le star internazionali presenti a Roma. L’alieno Adam Peaty e l’oro olimpico Mack Horton guidano la pattuglia straniera

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Da venerdì 23 giugno fino a domenica 25 lo Stadio del Nuoto di Roma sarà teatro di sfide appassionati valide per il 54° Trofeo Settecolli. Un parterre de roi quello presente al Foro Italico tanto da rendere la tre giorni romana un antipasto mondiale vero e proprio in vista della rassegna iridata di Budapest (23-30 luglio 2017). La Nazionale italiana si presenterà con i suoi assi, guidata da Gregorio Paltrinieri, Gabriele Detti e Federica Pellegrini. Gli azzurri sfideranno atleti di grande rilievo internazionale che, con la loro presenza, daranno lustro al meeting romano.

Nella rana l’alieno Adam Peaty vorrà imporre la sua legge. Un atleta che ha alterato completamente gli equilibri di questa specialità: una nuotata di forza e dinamica che dal 2014 ha iniziato a dominare in Europa e nel mondo. Agli Europei di Berlino vinse nei 50 (stabilendo il record del mondo in semifinale 26’’62) e nei 100 rana, nella staffetta mista e nei 4×100 misti. Nel 2015 nel mese di aprile (Trials britannici) si impose nei 100 rana in 57’’92, diventando il primo uomo al mondo ad abbattere la barriera dei 58″. Tre mesi più tardi, nei Mondiali di Kazan (Russia) pose il proprio sigillo in tre occasioni: nei 50 rana ( con il record del mondo in semifinale 26’’42), nei 100 rana e nella 4×100 misti mista. Ai Giochi Olimpici di Rio 2016, poi, l’apoteosi: ottenne l’oro olimpico nei 100 rana siglando il fantascientifico 57″13, lasciando tutti a bocca aperta. Dopo l’abbuffata di successi una pausa? Assolutamente no. Peaty non conosce soste ed anche in questo 2017 ha ripreso da dove aveva lasciato. Nei campionati nazionali, valevoli come selezione per Budapest, il 57″79 lo ha portato davanti a tutti anche in questa stagione, lasciando il secondo della graduatoria mondiale il cinese Zibei Yan ad oltre 1″ (58″92).

Nello stile libero, poi, ancora tanto Regno Unito e tanta qualità. James Guy e Duncan Scott saranno le altre stelle di “Sua Maestà” che si esibiranno nella Capitale. Il vice campione del mondo di Kazan, dopo il quarto e sesto posto dei 200 e 400 sl di Rio, cerca in quest’annata riscatto. L’1’45″55 di Sheffield (Gran Bretagna) lo vede in seconda posizione alle spalle di Sun Yang nel ranking dei 200 metri e pertanto il 21enne di Bury a Roma vorrà testarsi. Con ancor più curiosità si presterà attenzione al darsi in vasca di Scott. Il classe ’97 già nell’appuntamento a Cinque Cerchi aveva mostrato qualità eccezionali: il quinto posto con 48″01 nella finale olimpica dei 100 stile libero parla chiaro. Quest’anno un ulteriore step in avanti, scendendo sotto il limite dei 48″ (47″90), ottenendo il nuovo record nazionale e candidandosi chiaramente per una medaglia in Ungheria.

Sempre in questo stile da considerare anche l’importante presenza australiana: Mack Horton, Cameron McEvoy e James Magnussen vanno a comporre un terzetto di tutto rispetto. Horton, oro olimpico nei 400 sl, sfiderà il nostro Detti nelle otto vasche e sarà un confronto molto interessante per verificare le condizioni dell’uno e dell’altro. L’australiano, in stagione, è terzo nel ranking alle spalle di Yang e del livornese (3’44″18). Va da sè che il test del Foro Italico desti grande interesse. Discorso che si replicherà nei 1500 sl con Paltrinieri protagonista. Per quanto concerne McEvoy, autore di un 47″91 nei 100 sl tanto per gradire, la lotta con il citato Scott potrebbe appassionare il pubblico presente e potrà dare indicazioni utili agli addetti ai lavori. In merito a Magnussen, non all’altezza del suo connazionale, è atleta da tenere in considerazione essendo stato argento a Londra 2012 ed oro nei Mondiali di Shanghai 2011 nella gara regina.

Parlando sempre di mezzofondo, non si può di certo sottovalutare il sudcoreano Tae-Hwan Park: sette medaglie internazionali tra il 2007 e il 2011 tra cui quattro olimpiche (oro nei 400 e argento nei 200 stile libero a Pechino 2008; argento a Londra 2012 nei 200 e nei 400sl) e tre iridate (spiccano i due ori nei 400 stile libero a Melbourne 2007 e Shanghai 2011). Poi la squalifica di 18 mesi per doping nel marzo 2015 per essere risultato positivo al testosterone. Al termine di una battaglia legale Park, inizialmente escluso dai Giochi 2016 ha interpretato la rassegna olimpica senza l’assillo delle medaglie, finalizzando la sua preparazione per i Mondiali  in vasca corta di Windsor dove ha calato un tris d’oro vincendo i 200, 400 e 1500 stile libero, battendo in quest’ultima gara anche il nostro Greg. E poi come dimenticarsi del fenomenale magiaro Laszlo Cseh, atleta dalle caratteristiche tecniche uniche che ha trovato nella farfalla una nuova vita natatoria esprimendosi su tempi eccellenti.

Sul versante femminile, desta interesse la svedese Michelle Coleman, molto competitiva sia nei 100 che nei 200 stile libero, accredita del secondo tempo al mondo in quest’ultima distanza. Va da sé che il duello con Federica Pellegrini è molto atteso, anche dalla stessa “Divina” desiderosa di far bene in una vasca che nel 2009 le regalò la magica doppietta 200-400 sl con due record del mondo annessi.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da pagina facebook Fina

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