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Rugby, Test Match Giugno 2017: per gli azzurri obiettivo migliorare il ranking

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A poco più di due mesi da una deludente edizione del Sei Nazioni, la nazionale italiana di rugby torna in campo per la consueta sessione dei Test Match di giugno. Tre sfide per la squadra guidata da Conor O’Shea: si comincia sabato a Singapore con la Scozia, poi sfida alle Fiji e all’Australia nelle due settimane successive.

L’obiettivo, nonostante alcune assenze pesanti come quelle di capitan Parisse, Ghiraldini, Cittadini, Favaro, Zanni e  Morisi, è quello di migliorare il gioco e, soprattutto, alzare il morale dopo le disfatte di febbraio e marzo. Il coraggio degli azzurri non è mai mancato, bisognerà ovviamente lavorare a livello fisico per tenere alta la tensione per tutti gli 80′ di gioco. Gli avversari sono quelli ideali: terza, quinta e decima nel ranking mondiale.

“Al Mondiale mancano due anni e quattro mesi, ventiquattro partite: questo tour segna una nuova tappa della nostra sfida, del nostro percorso per superare la fase a gironi dei Mondiali in Giappone. Non vedo l’ora di partire”. Le parole di O’Shea alla Federugby. “Abbiamo apportato e stiamo apportando i cambiamenti di cui il rugby italiano ha bisogno, consapevoli che non tutto possa essere cambiato dall’oggi al domani. Ma abbiamo imboccato la giusta via e nelle settimane che ci aspettano voglio concretizzare le opportunità che ci si pareranno di fronte. Al 6 Nazioni in quattro delle cinque partite non sempre ci siamo riusciti”.

Per quanto riguarda la scelta del capitano, è ricaduta sul mediano di mischia Edoardo Ugo Gori. L’obiettivo è assolutamente vincere una (o più) delle tre sfide: le Fiji, nonostante vengano affrontate in trasferta, sono alla portata, mentre le difficoltà saranno sicuramente superiori con Scozia ed Australia. Fondamentale è scalare il ranking mondiale: la 15ma piazza del momento non rappresenta il valore degli azzurri, si deve puntare alla top-10.

gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Twitter FIR

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