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Rugby, Test Match giugno 2017: Scozia troppo forte, Italia battuta 34-13

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Il risultato parla chiaro, e difficilmente ci si poteva aspettare molto di più. Un’Italia priva di capitan Parisse e con una formazione davvero molto priva di esperienza viene battuta per 34-13 dalla Scozia, numero cinque del ranking mondiale, nella prima uscita dei Test Match di giugno. Prima vittoria per il nuovo allenatore scozzese Greg Townsend subentrato sulla panchina al posto di Vern Cotter. Nonostante qualche assenza, gli equilibri della vigilia sono rispettati. Davvero tanto lavoro da fare per Conor O’Shea in vista delle prossime partite azzurre.

Parte fortissimo la Scozia che tiene premuto il piede sull’acceleratore e schiaccia l’Italia nei suoi 22 metri. L’indisciplina azzurra porta a un calcio scozzese che sblocca il tabellino per il 3-0 con Russell. La squadra di O’Shea soffre, ma riesce a rispondere alla stessa maniera: piede di Allan da posizione non molto favorevole che vale il pareggio. La partita è molto statica, gli scozzesi non riescono ad alzare il ritmo e gli azzurri sono molto fallosi nei momenti importanti. Sul finale di primo tempo, dopo un batti e ribatti nei 22 metri azzurri, la Scozia riesce a trovare la meta: a schiacciare è Price, mentre Russell coglie il palo sulla trasformazione. A chiudere il disastroso primo tempo azzurro è la meta di Visser trasformata da Taylor che chiude i primi 40′ sul 15-3.

Il secondo tempo inizia sulla scia del primo: Italia in crisi e Scozia che viaggia a velocità irraggiungibili. Due mete nel giro di cinque minuti per Ross Ford (la seconda al termine di un’azione magnifica) portano il parziale sul 27-3. Piove sul bagnato in casa azzurra, con l’ammonizione per Dean Budd. Al 65′ arriva la migliore azione della partita italiana: splendida palla recuperata da Mbandà a metà campo, corsa e offload per Michele Campagnaro che con la sua velocità va a schiacciare in meta (palo sulla trasformazione di Canna). Sul finale si alzano tensione e nervosismo, arriva un altro cartellino giallo per l’Italia (fuori Steyn per fallo a gioco fermo) e meta per Hoyland. All’80’ dopo un lunghissimo attacco azzurro arriva la meta che chiude il match, con Esposito che va a marcare alla bandierina.

gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Twitter FIR

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