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Taekwondo, Mondiali 2017: le sei azzurre ai raggi X

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Giovani, in continua crescita e grandi speranze per Tokyo 2020. Le sei azzurre in gara ai Mondiali di Muju sono il presente e il futuro del taekwondo italiano; per il podio quella con maggiori possibilità è Daniela Rotolo, numero 6 del mondo e autrice sino a questo momento di una grande stagione.

Sarah Al Halwani -46 kg: giovanissima, pochi mesi fa si è laureata vicecampionessa europea alle spalle della francese Tiavo Randrianisa. Da segnalare anche un argento a livello senior all’Egypt Open e un bronzo al New Zealand Open. “L’obiettivo di questa esperienza è quello di crescere, non solo dal punto di vista tecnico ma anche mentale, uno stimolo per tutti noi nell’affrontare questo Mondiale”. 

Erica Nicoli -49 kg: scledense che il 2 febbraio ha compiuto 22 anni, lo scorso anno vide sfumare il sogno a cinque cerchi per un soffio. Numero 28 del ranking mondiale, Erica non ha ottenuto podi a livello internazionale quest’anno per un problema fisico. “Sono molto felice di essere qui dopo l’infortunio. Sicuramente non sarà una gara facile ma non temo nessuno, conosco le mie potenzialità. Tra sogno e realtà c’è di mezzo la volontà”. 

Natalia D’Angelo -57 kg: siamo abituati a vedere competere l’abruzzese nei -62 kg. A Muju la combattente di Ovindoli sarà tuttavia impegnata nei -57 kg, categoria tutta da scoprire. I risultati per lei non sono sicuramente mancati nell’ultimo anno con l’ultimo podio (argento) conquistato all’Egypt Open.

Daniela Rotolo -62 kg: la speranza di medaglia? Non sarà facile ma l’azzurra ha le carte in regola per andare parecchio avanti. Numero 6 del ranking mondiale, la poliziotta si era così espressa su OA: “Al Mondiale ci saranno diverse atlete con più esperienza alle spalle, ma non mi sento inferiore a loro e penso di potermela giocare con tutte”. In stagione le medaglie non si contano, vari trionfi dalla Nuova Zelanda agli Europei giovanili di Sofia. Due anni fa nell’ultimo Mondiale di Chelyabinsk (Russia) arrivò agli ottavi di finale; l’obiettivo minimo in Corea del Sud è fare meglio.

Maristella Smiraglia -73 kg: bronzo a Luxor e Sofia, argento a Ciorescu. Non sono poche le soddisfazioni ottenute da Maristella, capace di salire sino alla posizione numero 59 del ranking internazionale. Cresciuta nell’ambiente sportivo grazie al papà insegnate di taekwondo, pian piano si è appassionata a questa disciplina nata proprio in Corea.

Laura Giacomini +73 kg: tre podi stagionali per Laura, la cui presenza (insieme a quella della Smiraglia) risulta una bella vittoria sopratutto per i pesi massimi. Due anni fa in Russia l’Italia era stata infatti rappresentata soltanto sino ai -62 kg. Queste le sue parole: “Sono convinta che disputare i Mondiali qui in Corea rappresenti uno stimolo in più per dare il 101% e dimostrare il nostro valore”.

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