Senza categoria

Tennis, Qualificazioni Wimbledon 2017: Stefano Travaglia conquista il Main Draw, Simone Bolelli domani proverà ad imitarlo. Fuori Jasmine Paolini

Pubblicato

il

Giornata agrodolce per gli italiani in quel di Wimbledon: fanno festa Stefano Travaglia, che lotta per 3 ore ed un quarto e dopo 5 combattutissimi set si regala il Main Draw, e Simone Bolelli, che accede al terzo ed ultimo turno di qualificazione per il tabellone di singolare maschile, dove, sempre al meglio dei 5 set, sfiderà il portoghese Pedro Sousa, che al primo turno aveva eliminato l’altro azzurro Alessandro Giannessi. Nel tabellone di singolare femminile saluta la compagnia Jasmine Paolini, al termine di un incontro assolutamente vietato ai deboli di cuore, nel corso del quale l’azzurra ha mancato anche due match point. Secondo ed ultimo turno fatale anche a Flavio Cipolla, impegnato nel tabellone di doppio maschile, eliminato con due tie break.

Tra gli ultimi match di giornata è sceso in campo Stefano Travaglia, che ha conteso un posto nel tabellone principale del torneo di singolare maschile al canadese Peter Polansky, numero 15 del seeding cadetto, in un incontro al meglio dei 5 set. Primo set che ha visto concedere solo tre palle break, tutte chirurgicamente sfruttate. Nel terzo gioco l’italiano si porta avanti 2-1, ma nel game successivo il canadese opera l’immediato controbreak. I servizi tornano ad essere dominanti fino al nono gioco, quando Travaglia si procura e sfrutta un’ulteriore palla break ed opera l’allungo decisivo, chiudendo con il proprio servizio sul 6-4. Nella seconda partita Travaglia si porta subito avanti di un break capitalizzando l’ultima di 5 occasioni che l’avversario gli aveva concesso. Tutto fila liscio fino al sesto gioco, quando Polansky, alla prima opportunità, opera il controbreak e pareggia i conti sul 3-3. Il servizio torna ad essere dominante fino a quando l’azzurro serve per rimanere nel set sul 4-5. L’italiano va sotto 0-40 e riesce ad annullare solo i primi due set point, permettendo all’avversario di chiudere 6-4. Il terzo set, a differenza degli altri, vede prevalere l’atleta in risposta, e così la partita inizia con 4 break consecutivi. Sul 2-2 il canadese infila 3 game e sale 5-2, assicurandosi di andare a servire per il set. E, proprio col servizio, chiude in proprio favore la terza partita per 6-3. Nel quarto set Travaglia, dopo essere stato costretto ad annullare una palla break nel game di apertura, strappa il servizio all’avversario e sale 2-0. Nel gioco successivo, ancora una volta, Polansky opera l’immediato controbreak per poi impattare sul 2-2. I giochi riprendono a seguire l’andamento dei servizi, anche se il canadese è costretto a fronteggiare una palla break nel corso del sesto gioco. Quando il nordamericano serve per restare nel set sul 4-5, concede un set point all’azzurro, che ne approfitta e porta la sfida alla partita decisiva, dove non c’è tie break. Il quinto set vede nuovamente dominare il tennista al servizio: nei primi 8 giochi solo 7 punti sono stati vinti in risposta (dei quali uno solo dal nostro Travaglia). Pazzesco il nono gioco: l’azzurro va sotto 0-40 ma conquista 5 punti consecutivi e si porta sul 5-4. Il passo dal baratro alla gloria è breve, e, in men che non si dica, l’azzurro si ritrova ad avere due match point, ma il canadese li cancella. Da qui in avanti la battaglia ai vantaggi è più psicologica che fisica, e si capisce che è questo il momento chiave del match: alla fine saranno 30 i punti giocati in un game durato 15 minuti, con 9 match point totali annullati dal nordamericano e 4 occasioni per il 5-5 cancellate dal nostro portacolori, che, ed alla decima occasione, vince un gioco estenuante, portando a casa soprattutto la qualificazione al tabellone principale dello Slam più bello al mondo (prima volta in assoluto per lui).

Il secondo sorriso azzurro di giornata lo regala Simone Bolelli, al momento numero 312 ATP, ma in rapida risalita, che doveva concludere il suo match di secondo turno contro lo spagnolo Adrian Menendez-Maceiras, numero 28 del tabellone cadetto. L’oscurità aveva fermato ieri i due sul punteggio di 64 43 per l’azzurro e con l’iberico al servizio. La prosecuzione, per fortuna del nostro atleta, si è rivelata alquanto rapida: alla ripresa lo spagnolo ha perso il primo quindici per poi infilare 4 punti consecutivi ed impattare sul 4-4. Stesso copione lo ha seguito Bolelli nel gioco seguente, portandosi sul 5-4. Quando l’iberico ha servito per rimanere nel match, l’azzurro si è procurato 3 match point consecutivi, chiudendo la contesa al secondo tentativo.

Vietato ai deboli di cuore l’incontro che ha visto soccombere la nostra Jasmine Paolini, numero 15 del seeding delle qualificazioni, al cospetto della croata Jana Fett. Un match che è girato più volte e che, alla fine, ha visto prevalere la balcanica, che ha avuto sangue freddo nei momenti clou. Dopo un primo set senza storia, concluso 6-0 per Fett, quando tutto lasciava presagire una resa rapida, l’azzurra ha avuto il merito di reagire nel secondo parziale, conquistato altrettanto agevolmente e concluso 6-1. Il terzo e decisivo set si è trasformato in un’autentica battaglia, che ha seguito l’andamento dei servizi fino alla conclusione dell’ottavo gioco. L’assenza di break però non tragga in inganno: la croata ha dovuto annullare due palle break nei suoi 4 turni di battuta, mentre l’azzurra ne ha dovute cancellare addirittura 7. Nel nono gioco il match sembra girare ancora, stavolta in favore dell’italiana, che riesce a strappare il servizio a 15 all’avversaria, andando a servire per il match sul 5-4. E di occasioni per vincere la contesa se ne procura due, non consecutive. Ecco però che qui vien fuori il famoso braccino del tennista e così l’azzurra si vede cancellare entrambe le opportunità prima di cedere il servizio e permettere a Fett il rientro sul 5-5. Il match potrebbe ancora dire tanto, ma la nostra portacolori resta con la mente alle due occasioni perse, uscendo praticamente dal campo: dei 9 punti successivi, 8 sono della croata. Se consideriamo anche i punti giocati dal momento in cui Paolini ha avuto il suo secondo match point, Fett ha vinto 9 punti consecutivi, 11 degli ultimi 12, certificando lo psicodramma finale di Jasmine Paolini, chiudendo il terzo parziale sul 7-5 e volando al terzo ed ultimo turno delle qualificazioni.

Amaro, nel doppio maschile, anche il match di Flavio Cipolla che, assieme al serbo Ilija Bozoljac si giocava un posto nel main draw al cospetto della coppia numero 3 del tabellone cadetto, formata dal francese Hugo Nys e dal croato Antonio Sancic. I due set giocati sono stati l’uno la fotocopia dell’altro: nessun break, e, nel secondo parziale, nessuna palla break è stata concessa. I due tie break, seppur molto diversi tra loro, sono stati vinti entrambi dalla coppia favorita dal seeding: nel primo set non c’è stata storia, con il tandem franco-croato che ha girato sul 6-0 prima di chiudere 7-1, mentre molto più combattuto è stato quello del secondo set, con la coppia italo-serba che non ha sfruttato 3 set point consecutivi sul 6-3 più altri due guadagnati sul 7-6 e sul 9-8. La coppia numero 3 non ha sfruttato una prima occasione sull’8-7, per poi riuscire a salire 10-9 e vincere l’ultimo punto sul servizio avversario.

Risultati degli italiani impegnati nelle qualificazioni a Wimbledon:
Singolare maschile – Terzo ed ultimo turno
Travaglia (Ita) b.
Polansky (Can, 15) 64 46 36 64 64
Singolare maschile – Secondo turno

Bolelli (Ita) b. Menendez-Maceiras (Esp, 28) 64 64
Singolare femminile – Secondo turno
Fett (Cro) b. Paolini (Ita, 15) 60 16 75
Doppio maschile – Secondo ed ultimo turno
Hys (Fra, 3) / Sancic (Cro, 3) b. Bozoljac (Ser) / Cipolla (Ita) 76 (1) 76 (9)

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Profilo Twitter Wimbledon

roberto.santangelo@oasport.it

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version