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Tennis, Roland Garros 2017: Simona Halep piega la resistenza di Karolina Pliskova e vola in finale

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Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato: nella seconda semifinale del torneo di singolare femminile del Roland Garros la rumena Simona Halep, numero 3 del seeding, batte la ceca Karolina Pliskova, testa di serie numero 2, dopo una battaglia durata 2 ore e 3 minuti e conquista la finale dello Slam parigino. Contro la lettone Jelena Ostapenko, tra due giorni, la rumena si giocherà anche la possibilità di scalzare la tedesca Angelique Kerber dalla vetta della classifica mondiale.

Nel primo set la contesa si rivela essere subito molto equilibrata: a fare la differenza sono i dettagli. Il primo allungo lo compie la rumena che, alla prima occasione, nel corso del terzo gioco, strappa il servizio alla ceca e sale 2-1 e servizio. Nel game successivo Pliskova si procura due palle break ma, a differenza della sua avversaria, non le sfrutta. Scampato il pericolo, Halep avrebbe anche la possibilità di involarsi sul 4-1 pesante, ma questa volta la ceca si salva e resta aggrappata alla partita. La partita segue ormai un copione fisso: la rumena tiene agevolmente i propri turni in battuta, mentre la boema è costretta sempre a ricorrere ai vantaggi. Molto lungo e combattuto il nono gioco, quando Halep si procura anche due set point non consecutivi, ma Pliskova si salva ancora una volta col servizio. Nel gioco seguente la rumena si conferma implacabile al servizio e, alla seconda occasione (quarto set point in totale), chiude i conti sul 6-4.

Nella seconda partita la musica non cambia: Pliskova costretta ai vantaggi, Halep concede poco o nulla al servizio. Non ci sono break point, la partita segue l’andamento dei servizi e nel quinto game la ceca riesce finalmente a mettere la prima in campo, tenendo finalmente la battuta a 0. Il momento d’oro della numero 3 WTA continua nel game successivo, quando si procura 3 palle break consecutive e, per la prima volta strappa il servizio alla rumena. Il settimo gioco diventa un’autentica battaglia di nervi, ma la ceca annulla 3 break point e riesce a portarsi sul 5-2, assicurandosi di andare a servire per allungare la sfida al terzo set. La partita gira, la numero 4 WTA fatica al servizio ed è costretta ad annullare anche un set point sul proprio servizio. Pliskova manca l’occasione, ma ormai la ceca serve con percentuali eccezionali e chiude agevolmente la seconda partita 6-3.

Nel set decisivo Halep si scuote e parte bene al servizio. Pliskova soffre per mantenere la battuta, annulla un break point, ma riesce a portarsi sull’1-1. Il copione sembra essere tornato ad essere quello del primo set, con la rumena che alza nuovamente il livello in battuta e tiene agevolmente i propri turni al servizio. Nel quarto gioco la ceca concede nuovamente una palla break ed Halep è chirurgica: 3-1 e servizio per lei. Spalle al muro, Pliskova ha un sussulto d’orgoglio e si procura due opportunità per l’immediato controbreak, ma Halep infila 4 punti di fila aggrappandosi al servizio e vola 4-1. La ceca continua a combattere, rischia il tracollo, ma al termine di un altro interminabile turno in battuta riesce a restare aggrappata al match. La tenacia della numero 2 del tabellone è ripagata: al settimo gioco arriva il controbreak e così la ceca si porta sul 3-4 e servizio. La rumena non ci sta e nel gioco successivo rischia il tutto per tutto, riuscendo nuovamente a strappare la battuta all’avversaria, procurandosi l’occasione di andare a servire per il match sul 5-3. Pliskova è ormai svuotata di energie, mentre Halep trova nuova linfa punto dopo punto: l’ultimo gioco è un monologo della rumena che conquista la finale e la possibilità di divenire, in caso di successo, la nuova numero 1 WTA. La ceca, oltre alla sconfitta, deve digerire non solo il fatto di aver mancato l’appuntamento con il trono della classifica mondiale, ma anche l’essere scavalcata nella graduatoria proprio dalla rumena.

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Foto: Profilo Twitter Mutua Madrid Open

roberto.santangelo@oasport.it

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