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Tennis, Wimbledon 2017: mai così tanti outsider per la vittoria. Wawrinka in cerca dello Slam che gli manca. Attenzione alla mina vagante Zverev

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Abbiamo ancora negli occhi la straordinaria cavalcata sulla terra battuta di Rafael Nadal, con le vittorie di Montecarlo, Barcellona, Madrid e soprattutto Parigi, che è già tempo di guardare avanti. Wimbledon è infatti alle porte: da lunedì parte la caccia al terzo Slam dell’anno. Inevitabile considerare favoritissimo Roger Federer, sia perché ha sempre dimostrato grande affinità con il torneo londinese sia per lo scintillante inizio di stagione, con immediatamente alle sue spalle Nadal. I due “vecchietti” sono tornati a dominare il circuito e gli occhi saranno puntati tutti su di loro: tocca principalmente ad Andy Murray e Novak Djokovic provare a smentirci, cercando di dare un senso ad una stagione che finora li ha visti protagonisti in negativo. I due hanno vinto le ultime quattro edizioni dei Championships e vorranno certamente riprendersi le luci della ribalta.

Per vari motivi però, Wimbledon è sempre stato un torneo molto incerto ed anche quest’anno sarà così. Sono tanti infatti i cosiddetti outsider. A partire, come sempre, da Stan Wawrinka. Lo svizzero è il giocatore che più di tutti ha saputo inserirsi tra i Fab Four, ma non ha mai gradito particolarmente l’erba, che poco si adatta al suo gioco non consentendogli di esprimere al meglio la sua potenza. A Londra non è mai andato oltre i quarti ma chissà che i consigli di Paul Annacone, ex coach di Sampras e Federer, non possano aiutarlo a migliorarsi ed a vincere l’unico Slam che gli manca. Chi invece, ha dimostrato di adattarsi bene al verde è Alexander Zverev. Il tedesco, dopo il titolo di Roma, dato da tutti come il futuro del tennis mondiale, sta proseguendo sulla via della consacrazione. Ad Halle infatti, ha disputato un ottimo torneo, fermato solo in finale da un Federer scatenato. Sascha inoltre, sta facendo un grande lavoro, sia di adattamento dei propri colpi alle diverse superfici, sia di miglioramento, come dimostrano gli allenamenti con il fratello, ottimo giocatore di volo. Avrà la testa di serie numero 10 e sarà una vera e propria mina vagante.

Anche Milos Raonic ha già dimostrato di trovarsi bene sull’erba, come dimostra la finale dello scorso anno. Il canadese però, sta vivendo una stagione tormentatissima, alle prese con troppi guai fisici, motivo per cui possiamo sì includerlo tra gli outsider, ma con un asterisco, legato appunto alle condizioni in cui si presenterà a Londra. Dominic Thiem è, insieme a Zverev, un altro giocatore che ha fatto parlare di sé in questo inizio di stagione. L’austriaco però, nonostante il titolo vinto l’anno scorso a Stoccarda, predilige la potenza da fondo ai colpi di volo e quindi potrebbe faticare molto nel fare strada. Chissà che invece, dopo il buon inizio di stagione, Grigor Dimitrov non possa replicare, o addirittura migliorare, la semifinale di tre anni fa. E poi ancora l’imprevedibilità di Nick Kyrgios, la solidità di Marin Cilic, che lo scorso anno stava per battere addirittura Federer, la potenza di Jo-Wilifried Tsonga, due volte semifinalista. Insomma, ci sono davvero tanti ingredienti perché ci possa essere il solito grande spettacolo a Wimbledon. E magari ci anche scappa la sorpresa.

 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: pagina Facebook Wimbledon

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