Ciclismo

Tour de France 2017: Esteban Chaves per la definitiva consacrazione. Dubbio condizione

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Diciannove giorni di corsa da gennaio a luglio sono davvero pochi, ancor di più se in estate il tuo obiettivo principale è provare ad arrivare sul podio della più importante corsa a tappe del panorama ciclistico internazionale: il Tour de France. C’è un grosso punto interrogativo dunque per il primo luglio su Esteban Chaves, capitano della Orica-Scott.

Un infortunio al ginocchio ha privato il colombiano di tutta la prima parte di stagione, comprese le Classiche delle Ardenne, dove poteva presentarsi tra i favoriti. Dopo l’inizio in Oceania, dove si era ben comportato nella prima corsa World Tour del 2017 (il Down Under, che aveva chiuso in seconda posizione alle spalle di Richie Porte), a febbraio è arrivato il lunghissimo stop. Proprio nel momento in cui era pronto a fare il vero salto di qualità, in seguito alla splendida vittoria del Giro di Lombardia del 2016 (da non dimenticare anche il podio al Giro d’Italia vinto da Nibali), una sfortuna che non ci voleva.

La definitiva consacrazione la si attendeva proprio alla Grande Boucle, dove Chaves andava a sfidare tutto il top del ciclismo mondiale: da Froome a Quintana passando per Porte e Bardet. Quasi scontato per lui e per la squadra mettere le mani avanti, visto ciò che è successo nel recente passato, però si potrebbe ancora provare a far qualcosa di buono: non tutto è gettato alle ortiche. Il rientro al Giro del Delfinato è stato comunque positivo, anche se non ci si poteva aspettare molto di più. Strada facendo il colombiano e il proprio team scopriranno come sarà la condizione, se le cose si metteranno male gli obiettivi saranno altri: magari vincere una tappa al Tour per preparare al meglio poi la Vuelta. 

Foto: Valerio Origo

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