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Tour de France 2017: i transalpini puntano tutto su Romain Bardet, sarà l’uomo della provvidenza?

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1985, l’ultima di un clamoroso filotto di vittorie in casa transalpina nel Tour de France, timbrata ovviamente Bernard Hinault. Da quel momento in poi solo delusioni, il solo Richard Virenque si è riuscito ad avvicinare al successo, chiudendo sul podio in seconda piazza nel 1997. Fino al 2016, l’anno della definitiva esplosione di Romain Bardet: il capitano dell’AG2R ha terminato la sua Grande Boucle in piazza d’onore, alle spalle dell’irraggiungibile Chris Froome.

Quello del 2017 sembra essere davvero il Tour giusto per provare a far esplodere nuovamente il pubblico di casa. Mercoledì da Dusseldorf, infatti, Bardet partirà in prima linea, tra i grandissimi favoriti della Grande Boucle: i pochi chilometri a cronometro e le tante salite dure da affrontare sono davvero ideali per le sue caratteristiche di scalatore puro. Sarà davvero lui l’uomo della provvidenza in casa Francia?

Le ambizioni sono altissime. Giocarsela alla pari con Chris Froome e Richie Porte (oltre ovviamente a tutti gli altri rivali) non sarà sicuramente facile. Bardet ha però dimostrato di poter reggere in salita il ritmo dei migliori praticamente in ogni occasione. Il coraggio e la fantasia sono altre doti a favore del giovane scalatore transalpino: non ha paura di attaccare e, anzi, quando sente la gamba giusta, non aspetta troppo tempo per provare a mettere in difficoltà gli avversari. Forse la squadra non è al top rispetto ai già citati favoriti, uomini come Frank e Latour però potrebbero aiutarlo nelle tappe di montagna.

gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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