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Volley, Chicco Blengini: “Italia, rifarei le stesse scelte. Giusto far rifiatare Zaytsev. Lavorare sul problema schiacciatori. La strada per risalire…”

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L’Italia ha appena concluso la World League 2017 di volley maschile con il peggior risultato della storia: ultimo posto in classifica e 7 sconfitte su nove partite giocate. Il CT Chicco Blengini ha analizzato la situazione in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.

 

Sono dispiaciuto per questo bilancio. Soprattutto anche per come sono andate due partite che potevano, in termini di risultati, rendere meno pesante il bilancio. Mi riferisco a quelle con Russia e Belgio, soprattutto in tutte e due le gare il secondo set, parziale che avevamo in pugno. E comunque con un calendario non semplice. Sono molto dispiaciuto per il record negativo (peggior risultato negli ultimi 27 anni). Non può essere per un Paese con la nostra tradizione”.

Blengini trova le cause nel fatto di “aver sfruttato male alcune occasioni e poi il sommarsi di sconfitte crea insicurezza nel gruppo”.

Il progetto alla vigilia della World League era abbastanza chiaro: “Ho ragionato su due criteri chiari anche in funzione futura. Al netto delle scelta di dare riposo a Zaytsev, cercare di fare valutazioni che garantissero la massima qualità possibile e, a parità di valore, prediligere l’aspetto anagrafico. E mi sento di dire che rifarei in pieno le stesse scelte. Anche quelle di dare un po’ di riposo ai trentini (Giannelli, Lanza, Colaci, Antonov, Tiziano Mazzone) che ha tolto un po’ di allenamenti con il gruppo ma era necessario per non averli spompati a metà estate”.

 

Il CT parla anche della situazione giovani: “Devo fare delle scelte che penso possano soddisfare al meglio le esigenze di squadra per dare il maggior equilibrio possibile. Ad esempio quando ho portato i 3 liberi l’ho fatto per sopperire a qualche difficoltà in ricezione”.

Il problema sulla carenza di schiacciatori è ormai esploso: “Sapevamo che questa poteva essere una criticità. Dobbiamo quindi ragionare per il futuro con progetti concreti che voglio condividere con la Federazione”.

C’è poco da salvare in questa World League: “All’interno di un bilancio deludente ci sono alcune cose utili per il futuro. Come l’esperienza fatta da chi ne aveva meno. La continuità a giocare a certi livelli che potrà servire ai vari Randazzo, Antonov, Ricci, Botto. Per loro questo bagaglio sarà un valore aggiunto al prossimo raduno azzurro”.

Per uscire da questa situazione critica bisogna invece lavorare molto: “Fondamentalmente su due aspetti. Il primo è quello della ricezione, migliorare in questo fondamentale è basilare. E dobbiamo farlo quotidianamente. E contemporaneamente dobbiamo crescere negli attacchi su palla scontata, quando la ricezione non è perfetta. E qui dobbiamo fare chilometri”.

Sul doppio incarico: “Non ha pesato: basta avere l’onestà intellettuale di dividere bene i due incarichi. Certo nella prossima stagione potrà dedicarmi tutto l’anno per portare avanti discorsi con i ragazzi. Ma va detto che anche nel 2016 la situazione fu la stessa, l’unica differenza sono i risultati”.

 

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