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Volley, World League 2017 – L’Italia gira a metà, a Pesaro gioco a tratti ma azzurri in crescita. Giannelli al top, grinta Lanza, Randazzo non decolla, Vettori altalenante

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L’Italia chiude il primo weekend della World League 2017 di volley maschile con due sconfitte all’attivo contro Brasile e Polonia che hanno fatto seguito al successo sull’Iran. Il fine settimana di Pesaro non ha comunque bocciato la nostra Nazionale che non ha sfigurato nel complesso, giocando alla pari con i Campioni Olimpici nella rivincita della Finale di Rio 2016 e passando in vantaggio contro i Campioni del Mondo.

Considerando l’assenza di Zaytsev, Juantorena e Birarelli non era facile ottenere di più con una squadra che deve trovare i propri automatismi e che non ha avuto molto tempo per farlo: abbiamo sconfitto bene i persiani ma poi abbiamo pagato delle evidenti carenze nei momenti caldi contro le due corazzate protagoniste alla Adriatic Arena. E dire che contro i verdeoro abbiamo avuto anche un’occasione importante sul 23-21 del terzo set, prima che il servizio di Lucarelli ci punisse in maniera determinante.

Sotto il profilo del gioco si è visto qualcosa di positivo, soprattutto al servizio e in attacco nel big match e contro l’Iran mentre contro la Polonia è totalmente mancata la ricezione, crollata sotto i colpi di Konarski e compagni. Due sconfitte che erano sostanzialmente state anche preventivate ma che comunque hanno dimostrato un’Italia discreta sotto il profilo dell’intensità e capace di rialzarsi da alcuni momenti critici, pagando solo un po’ di inesperienza e di mancanza di cinismo.

Blengini deve costruire questa nuova squadra ma sembra essere a buon punto: serviranno ancora alcune partite per trovare il giusto ritmo e la World League è il torneo migliore per poterlo fare anche se questo costerà quasi sicuramente la qualificazione alla Final Six (ora la strada è tutta in salita, bisognerà proverà a fare la differenza già il prossimo weekend contro Francia, Russia e USA).

A uscire promosso è stato il solito Simone Gianneli, affiancato da un eccezionale Filippo Lanza che si è caricato la squadra sulle spalle, dandosi più responsabilità. Luca Vettori è stato incolore contro la Polonia ma si è ben visto contro il Brasile: c’è bisogno di più continuità da parte dell’opposto per poter fare le differenza, la sua intesa con Giannelli e in crescita. Luigi Randazzo è invece uscito ridimensionato dopo un esordio da urlo contro l’Iran: nei due incontri che contavano non è riuscito a confermarsi, andando davvero in crisi e venendo sostituito da un ottimo Oleg Antonov che si è dimostrato più in palla.

Ora si riparte da Pau: Simone Buti e compagni dovranno proseguire il proprio percorso di crescita contro la scatenata Francia ma soprattutto contro USA e Russia che hanno faticato negli ultimi tre giorni.

 

1 Commento

1 Commento

  1. Nany74

    5 Giugno 2017 at 14:07

    Assolutamente d’accordo sulla NON bocciatura di questa squadra. Come già detto in precedenza, bisogna ritrovare l’identità persa per via delle assenze, per cui serve pazienza. Certo che alla nostra federazione, ogni tanto, qualche bella botta di soldi come quelli in palio nella World League, farebbero comodo….ma questi sono altri discorsi. Randazzo: non ho mai negato che a me non piace molto come giocatore. E’ quello che definisco un eterno elemento in crescita. Non esplode mai: qualche bella prestazione e poi cavolate tipo le schiacciate fuori sostegno della rete da “paste per tutti”. Antonov invece mi piace sempre di più: è un bravo giocatore che ha solo bisogno di giocare, ma sembra che tutti facciano a gara per metterlo in panchina. Staremo a vedere le prossime gare!! Forza Azzuri!!!

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