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Basket, Ettore Messina: “Le finestre? Una guerra tra poveri in cui paga il basket”

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La qualificazione ai prossimi Mondiali di basket, caratterizzata da finestre temporali in cui giocare le partite nel mezzo della stagione, sta creando non poche polemiche e problemi. In primis l’Nba ha deciso che i suoi giocatori non potranno prendere parte a queste manifestazioni, poi anche l’Eurolega ha compiuto la stessa scelta. Di fatto, molte nazionali potrebbero giocarsi l’accesso alla rassegna iridata privi della miglior squadra, probabilmente impegnata con il proprio club di appartenenza ad alti livelli. L’esempio più immediato fa pensare al Dream Team Usa: niente più fenomeni Nba, ma coloro che giocano in Europa o nelle leghe minori americane.

Sull’argomento, mediante un’intervista pubblicata sulla Gazzetta dello sport, è intervenuto anche Ettore Messina, Ct della nazionale fino ai prossimi Europei in quanto dalla prossima stagione non avrebbe potuto far coincidere qualificazioni Mondiali e il suo ruolo da assistente ai San Antonio Spurs: “Mi sembra una guerra tra poveri. Non parliamo della Nba, la cui forza è paragonabile a quella delle nazionali di calcio, che in molte nazioni sono più seguite dei singoli club. Le finestre hanno senso se c’è un seguito di quel genere, altissimo. Nel calcio i campionati si fermano per quel motivo, Messi non ha problemi a salire su un aereo e attraversare l’oceano per andare a giocare con l’Argentina. Ma questa univocità ce l’ha solo l’Nba“.

Continuando, Messina rincara la dose: “Sono certo che l’Eurolega se avesse voluto sarebbe riuscita a creare spazio, ma con tutto quello che c’è a monte nei rapporti con la Fiba, ormai rigidissimi, si è impuntata. E alla fine a pagare è il basket. Tra sentenze di tribunali, concessioni fatte o non fatte, ormai ho perso il conto, non riesco neppure più a seguire la guerra in atto. Di sicuro non ne esce bene nessuno. Anche a livello mediatico sarà un autogol, con due competizioni che si sovrapporranno“.

Twitter: @Santo_Gianluca

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gianluca.santo@oasport.it

Foto: Profilo Twitter FIP

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