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Boxe, Fabio Turchi in ESCLUSIVA verso la sfida con César Crenz: “Preparazione certosina, il mio unico pensiero è vincere”

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Ventitreenne fiorentino, Fabio Turchi è in piena ascesa nel mondo del professionismo. Nello scorso mese di dicembre ha conquistato il titolo italiano dei pesi massimi leggeri, sconfiggendo prima del limite Maurizio Lovaglio. Con un bilancio immacolato di undici vittorie in altrettanti match disputati, Turchi affronterà, il prossimo 15 luglio, l’argentino César David Crenz per la conquista del titolo WBC International Silver, sempre nella categoria dei massimi leggeri. Abbiamo intervistato “Stone Crusher” a due settimane dal match che si terrà sul ring di Sequals.

Fabio Turchi, mancano oramai un paio di settimane alla sfida con César Crenz, la più importante della tua giovane carriera da professionista. Come stai preparando l’incontro con l’argentino?

Sto disputando una preparazione certosina senza tralasciare niente al caso, come al mio solito. Sto seguendo alla lettera il programma che il mio preparatore atletico Donato Quinto e il mio maestro Leonardo Turchi mi stanno facendo osservare e già oggi, nonostante la stanchezza causata dai carchi di lavoro, mi sento già in ottima forma“.

Immaginiamo che tu stia “studiando” Crenz in vista del match. Cosa hai imparato del tuo avversario e quali credi che saranno le chiavi dell’incontro?

Non mi soffermo mai troppo sui video dei miei avversari, giusto qualche minuto della prima ripresa. Crenz è molto alto e porta spesso il jab accompagnato dal montante destro che penso sia il colpo migliore. Cercherò di fare affidamento sulla tecnica e velocità che credo siano dalla mia parte“.

Il tuo match si svolgerà in occasione della serata organizzata in memoria di Primo Carnera. Ciò rappresenta una fonte d’ispirazione maggiore per te?

Sono molto contento di combattere a Sequals, ci sono stato anche l’anno scorso e in occasione del Memorial Carnera si respira un’aria fantastica, non vedo l’ora“.

Fino ad ora hai disputato undici match da professionista, vincendoli tutti, otto dei quali prima del limite. Qual è stato fino ad ora il tuo miglior incontro? E quello più difficile?

Match dopo match sto andando in crescendo, il migliore deve ancora venire. Quello più difficile è stata la prima volta sulla distanza delle otto riprese, avevo speso troppo nei primi round, non dosando le energie ritrovandomi così senza energia. In quel momento ho capito che dovevo cambiare qualcosa nella mia preparazione e nel modo di boxare“.

Dal tuo passaggio al professionismo com’è cambiata la tua boxe? Quali sono le principali differenze che hai trovato rispetto al dilettantismo?

Il mio modo di boxare è sempre stato più vicino a uno stile da professionista, ma, avendo fatto molta attività da dilettante, ho iniziato la mia carriera ‘pro’ con l’ossessione di imporre subito il ritmo e chiudere il match il prima possibile. Adesso, con l’esperienza, sto riuscendo a prendermi le pause necessarie e colpire al momento giusto senza sprecare troppo, se vado sulla distanza non è un problema. Rispetto al dilettantismo lo reputo uno sport più crudele, i match sono lunghi e i colpi molto più maligni; si deve curare molto la difesa perché coi guanti che adoperiamo il KO è sempre dietro l’angolo“.

In caso di vittoria contro Crenz, esito che naturalmente ti auguriamo, quali sarebbero i tuoi obiettivi successivi?

Sono sfidante ufficiale al titolo dell’Unione Europea e credo che intraprenderò quella strada; tuttavia, al momento, il mio solo e unico pensiero è vincere il match del 15 luglio“.

Cosa fai normalmente quando non sei impegnato con gli allenamenti? Quali sono i tuoi hobby o le cose che ami fare nel tempo libero?

Mi occupo di Cerbero e Jean, due meravigliosi cani che ho insieme alla mia donna, inoltre mi sto dilettando nella lettura di testi storici“.

giulio.chinappi@oasport.it

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Immagine: Fabio Turchi (Facebook)

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