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Calcio
Calcio, Confederations Cup 2017: la Germania si conferma sul tetto del Mondo. Il Cile ci mette il cuore ma si arrende al gol di Stindl
La Germania ha vinto la Confederations Cup 2017. Niente da fare per il Cile, che ci ha provato fino alla fine, lottando con grande cuore. Non è bastato però: i tedeschi si confermano la prima potenza del calcio mondiale, portando a casa per la prima volta il trofeo che fa da antipasto al Mondiale, anticipandolo di un anno. È bastato un gol, quello realizzato da Lars Stindl nel primo tempo, per battere Vidal, Sanchez e compagni che probabilmente meritavano di più. Altro trionfo anche per il CT Joachim Loew, che zittisce i critici, vincendo anche con quella che era stata ribattezzata la ‘Germania B’.
È il Cile però a cominciare meglio, con personalità: i sudamericani comandano nel possesso della palla e trovano le prime occasione già in avvio. Prima con Sanchez, che va al tiro da lontano dopo soli due minuti, poi con Vidal, fermato da Ter Stegen in area dopo una bella incursione di Aranguiz. Il ritmo è alto e la pressione del Cile è intensa: sembra strano, ma la Germania non riesce proprio a costruire il proprio gioco. Al 12′ poi è Vargas a provarci, con un tiro da fuori bloccato dal portiere tedesco, ma l’occasione più clamorosa arriva poco dopo: Vidal calcia forte da fuori area, Ter Stegen respinge sui piedi di Sanchez che però non centra lo specchio della porta.
Al 20′ è però la Germania a trovare il vantaggio: è la dura legge del gol. Diaz perde una palla sanguinosa in area di rigore, lasciando Werner solo davanti alla porta. Il tedesco serve Stindl che a porta vuota non può far altro che ringraziare e siglare l’1-0. Il Cile, ovviamente, accusa il colpo e dopo qualche minuto di sbandamento prova ad organizzare la reazione. La Germania però, trovato il vantaggio, può accontentarsi di fare densità nella propria metà campo e ripartire. Goretzka sfiora il raddoppio con un diagonale di poco largo, stessa sorte della conclusione di Draxler. Al 44′ poi, Draxler recupera palla al limite dell’area e serve Goretzka su cui però Bravo rimedia in uscita.
Il canovaccio della partita non cambia nella ripresa: i tedeschi continuano ad attendere che sia il Cile a scoprirsi, per poi punirlo in ripartenza. La prima occasione capita ancora a Draxler, ma il suo tiro da fuori finisce sul fondo. I sudamericani cominciano quindi ad innervosirsi, non trovando la via del gol: al 58′ nasce un parapiglia nell’area cilena, con Vidal e Kimmich entrambi ammoniti. Non finisce qui: pochi minuti dopo Jara rischia grosso, rifilando una gomitata a Werner. L’arbitro serbo Mazic consulta la VAR ma grazie letteralmente il cileno, soltanto ammonito.
I cileni vanno vicini al pareggio per la prima volta al 71′, quando Sanchez semina il panico in area prima di trovare l’opposizione della difesa. Due minuti dopo è Vargas a provare il tiro centrale, precedendo Vidal, la cui conclusione dall’area di rigore viene deviata in corner. Sono loro ovviamente, gli uomini più pericolosi della Roja. A provarci è anche Aranguiz, ma Ter Stegen si allunga e respinge. L’occasione migliore arriva all’83’: Sanchez crossa al centro, Puch anticipa il portiere tedesco e mette al centro per Sagal che però spara alto. Sembra finita ma c’è tempo per l’assalto finale: nel terzo dei cinque minuti di recupero, Sanchez calcia una insidiosa punizione dal limite su cui però, è ancora una volta bravo Ter Stegen. È la parata decisiva, che consegna la coppa alla Germania e getta nello sconforto i cileni, in lacrime.
alessandro.tarallo@oasport.it
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Foto: pagina Twitter Nazionale Tedesca