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Calcio, Europei Under21 2017 – L’Italia del futuro, tra luci e ombre: si doveva fare di più. I big non incantano, ora il salto di qualità

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L’Italia ha concluso gli Europei Under21 2017 di calcio in semifinale, eliminata dalla Spagna che nella serata di martedì è sembrata decisamente più forte rispetto agli azzurrini. I ragazzi di Gigi Di Biagio avevano dato tutto nel match contro la Germania per qualificarsi alla fase a eliminazione diretta e quello sforzo fisico, oltre alla determinante esplusione di Gagliardini, è stato decisivo. Dopo un’ora di gioco equilibrata le Furie Rosse ci hanno travolto con la tripletta di Saul che ha reso vana la momentanea rete del pareggio firmata Bernardeschi.

Ce ne torniamo a casa con la magra colazione di aver sconfitto i futuri Campioni d’Europa e di rimanere ancora in testa all’albo d’oro visto il ko della Spagna ma inutile girarci intorno: questa Italia era costruita per tornare al successo e invece è rimasta con un pugno di mosche in mano e non ha brillato in Polonia per il proprio gioco, non riuscendo a mettere in campo tutto il potenziale annunciato.

La nostra Nazionale era infarcita di autentiche stelle come i vari Donnarumma, Bernardeschi, Berardi, Gagliardini e di interessanti promesse come Conti e Petagna ma non è bastato per poter avere la meglio sui fenomeni Asensio, Deulofeu e Saul. L’Italia del futuro ha iniziato il proprio cammino con una bocciatura, probabilmente bloccata nello schema di gioco e nella tensione dovuta al grande evento, non guidata nel migliore dei modi da Di Biagio che è incappato nell’ennesimo flop della carriera dopo quanto successo due anni fa.

Il futuro prevede che tanti ragazzi visti all’opera nelle ultime due settimane siano protagonisti con la Nazionale maggiore (tanti hanno già avuto esperienza): vedremo che rilancio potranno effettivamente dare e quanto cresceranno nelle prossime stagioni. Intanto il futuro dell’Under21 sarà per buona parte rappresentanto dai ragazzi che hanno vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali U20 del mese scorso e probabilmente il CT Evani farà il salto di categoria.

La scuola della Germania invece non ha deluso e ancora una volta ha dimostrato il suo immenso valore, dando una lezione di squadra e conquistato il secondo titolo della sua storia. La super favorita Spagna è crollata nel momento più importante, le stelle individualiste non sono bastate.

 

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