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Calcio: il giudice accoglie la richiesta del fisco. In carcere il presidente della Federcalcio Spagnola Ángel María Villar e suo figlio

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Dopo la notizia dell’arresto di pochi giorni fa, nell’ambito dell’Operazione ‘Soule’, il fisco spagnolo ha chiesto la detenzione, senza cauzione, per il presidente della Federcalcio Spagnola Ángel María Villar e suo figlio Gorka. Il giudice ha accolto la richiesta ed ha ordinato la carcerazione per entrambi, insieme al vicepresidente economico della RFEF, Juan Padrón, e Ramón Hernández Baussou (per quest’ultimo è prevista la cauzione), arrestati anch’essi con la stessa accusa di corruzione.

Il fermo per tutti e quattro era avvenuto venerdì scorso: l’accusa è quella di aver utilizzato illecitamente il denaro della Federazione, per una cifra di almeno 45 milioni di euro. In particolare, Villar è accusato di aver favorito alcuni dirigenti territoriali in cambio del voto per la sua rielezione, avvenuta a maggio. Il numero uno della RFEF è arrivato stamattina intorno alle 8, secondo quanto scritto da Marca, per essere ascoltato dalla UCO, il reparto della Guardia Civil che sta conducendo l’operazione. Un paio d’ore anche gli altre coinvolti si sono presentati ma tutti e quattro si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il giudice ha quindi disposto il carcere immediato.

L’accusa rivolta a Villar, in particolare, è quella di aver favorito alcuni dirigenti territoriali nell’ambito dell’organizzazione delle partite della Nazionale Spagnola, corrompendoli con denaro appartenente alla Federazione ma gestito, in collaborazione con suo figlio Gorka, mediante società creato ad hoc. Gorka Villar è infatti un avvocato esperto in diritto sportivo.

 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: pagina Twitter Marca

 

 

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