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Formula 1
F1, GP Austria 2017 – I precedenti della Ferrari: quel successo di Eddie Irvine del ’99 ed il tanto discusso ordine di scuderia del 2002…
Con il caso “Sebastian Vettel-Lewis Hamilton” chiuso dopo la decisione della Fia di non comminare ulteriori penalità al tedesco il Circus della Formula Uno giunge in Austria, per il nono appuntamento del Mondiale 2017. Il livello di tensione nella sfida tra Ferrari e Mercedes ha superato i livelli di guardia e questo nuovo capitolo si preannuncia ancor più sentito su un circuito, storicamente, non così favorevole alla Rossa: solo 3 vittorie di cui l’ultima risalente al 2003. C’è da dire che il tracciato austriaco, ribattezzato Red Bull Ring, non ha fatto parte del calendario iridato dal 2004 al 2013, e negli ultimi tre anni sono sempre state le Frecce d’Argento ad imporsi. Una storia, dunque, non così ben augurante per il Cavallino Rampante che, anche in una dei tre successi, non può certo sorridere. In questo senso, sono due gli episodi significativi.
VITTORIA DI EDDIE IRVINE DEL ’99
Una gara orfana di Micheal Schumacher, fuori per la frattura alla gamba rimediata a Silverstone, con Mika Salo al suo posto ed Eddie Irvine pilota di punta. Il GP sembrava nelle mani delle forti McLaren Mercedes davanti a tutte in qualifica. Al via Häkkinen fu affiancato da Coulthard: alla seconda curva il campione del mondo del ’98 in vantaggio sulla traiettoria esterna viene toccato dal compagno di squadra finendo in testacoda. Il finlandese ripartì in ultima posizione, mentre lo scozzese balzava in testa. L’alfiere del team di Woking mantenne la testa della corsa fino al suo pit stop, attorno a metà gara; passò quindi in prima posizione Irvine che, avendo spinto al massimo la vettura nel momento in cui era meno carica di benzina, riuscì a sopravanzare il rivale della McLaren nel momento della sua sosta. Ogni tentativo di sorpasso del britannico fu vano e così Eddie poté fregiarsi del successo.
IL TANTO DISCUSSO ORDINE DI SCUDERIA
Una Rossa dominante su tutto e tutti con vantaggio siderale rispetto alla concorrenza: Rubens Barrichello 1° e Michael Schumacher 2° e risultato in ghiaccio. In realtà non fu così. La scuderia di Maranello, motivata a chiudere il discorso iridato il più in fretta possibile, volle imporre un ordine di scuderia: veder vittorioso Schumacher ed il brasiliano secondo. Una decisione, a conti fatti, poco comprensibile visti lo strapotere della vettura di quell’anno e le grandi doti del teutonico. Ma Jean Todt e Ross Brawn dalla “plancia di comando” imposero ciò dando vita ad uno degli spettacoli meno graditi al pubblico ed agli appassionati di F1.
Un episodio di cui a distanza di tempo ancora si parla, grazie ad un’intervista dello stesso Brawn concessa al magazine britannico F1 Racing. L’ex tecnico del Cavallino ha rivelato infatti che prima della corsa vi era stato un incontro con i piloti, insieme ai quali si era decisa la strategia: Barrichello avrebbe aiutato il Kaiser, lasciandolo passare, in caso di necessità. Quando però iniziò la gara il verdeoro cambiò idea, determinato ad aggiudicarsi la sua prima vittoria. Una situazione molto complicata per il muretto del Cavallino Rampante: “Michael in radio voleva sapere da noi quando Rubens lo avrebbe lasciato andare come avevamo precedentemente concordato. Come potevamo noi conciliare il tutto? Ciò che avevamo deciso e quello che invece stava accadendo in gara? Per questo motivo abbiamo detto al brasiliano ciò che dovesse fare”.
Il resto poi è storia nota con i fischi sul podio e Michael che invitò il teammate a salire sul gradino più alto del podio resosi conto dello scarso gradimento del pubblico: “Ecco perchè fummo condannati al pagamento di una multa da un milione di dollari (per non aver rispettato le procedure previste durante la cerimonia sul podio). Se guardo indietro, penso che questo ordine di scuderia sia stato uno degli errori peggiori che potessimo fare. Potessi tornare indietro non rifarei una cosa del genere dal momento che una questione interna al team divenne pubblica e politica” , ha chiosato l’ex ingegnere della Ferrari.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da wikipedia