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Formula 1
F1, GP Austria 2017 – Sebastian Vettel: “Ho sbagliato a Baku e ho chiamato Hamilton proprio per scusarmi. Per me è tutto alle spalle e sono concentrato sul weekend”
Ci si attendeva una conferenza stampa con fuoco e fiamme vista la presenza dei due contendenti Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, ma tutto è trascorso in un clima assolutamente pacifico e irrigidito. Viene da pensare che non si sia detta tutta la verità fino in fondo, ma la FIA non avrebbe certo gradito che la situazione andasse ad inasprirsi.
Ovviamente tutte le domande dei giornalisti si sono concentrate sui fatti di Baku. Sebastian Vettel ha iniziato con un riepilogo del suo punto di vista: “Non credo di dovermi ancora ripetere – ha puntualizzato – Come detto quando ho rivisto le immagini in TV ho cambiato il mio punto di vista su quanto successo. So di avere commesso un errore e di avere passato il limite, proprio per questo il lunedì successivo ho voluto chiamare Lewis al telefono per scusarmi. Non voglio “pompare” troppo l’argomento, per me la faccenda è chiusa, e credo di avere detto tutto. Ho preso una decisione sbagliata, ho subito la penalità dello stop&go e ho perso una vittoria che, visti i problemi di Lewis, poteva essere alla mia portata. Quando sono tornato in corsa ho dato tutto per recuperare e ho centrato un buon quarto posto“.
Il fuoco di fila dei giornalisti, tuttavia, non era che all’inizio. Cos’è successo in quei momenti? “Come ho già detto in quegli istanti credevo che avesse frenato di proposito per mettermi in difficoltà per cui, sbagliando, mi sono affiancato a lui e ho colpito la sua gomma con la mia. So che vorreste sentire di più, ma non ho altro da aggiungere. Per me è importante quello che è successo dopo, il chiarimento con Lewis, l’aver capito che non era sua intenzione fare il cosiddetto brake testing e, da parte mia, non posso che ribadire che ho sbagliato, che non succederà mai più niente di simile“.
Da alcune parti si è letto che la “ruotata” non sarebbe stata volontaria. Qual è il suo parere? “Sono stato sorpreso del suo rallentamento, ho capito male le intenzioni e mi sono affiancato. La mia reazione è stata eccessiva e non sono contento di quello che ho fatto“.
Siete pronti a voltare pagina o ci saranno strascichi? “Sono contento che quanto successo non abbia avuto impatti nel nostro rapporto. Lo dico ancora una volta: ho sbagliato e spero che Lewis, come me, sia pronto a guardare avanti. Il rispetto reciproco che abbia l’un l’altro ci aiuterà di sicuro“.
Perchè non ha chiesto scusa subito? “Nel dopogara c’era troppa tensione e troppe persone tra me e Lewis. Ho preferito aspettare il giorno successivo e prendere il telefono. Non c’era la necessità di farlo a mezzo stampa. Quindi sono stato a Parigi davanti alla FIA, mi hanno chiesto la mia opinione e l’ho espressa”.
Crede di essere stato graziato? “A Baku avrei avuto ottime chance di vincere, visto anche il problema al poggiatesta di Hamilton. Mi hanno comminato una penalità importante che mi ha retrocesso al quarto posto finale. Mi sembra abbastanza come punizione. La differenza di punti è notevole”.
Tornando al fine settimana austriaco, chi sarà favorito? “Arriviamo da due gare nelle quali non abbiamo vinto per diversi motivi. In Canada la Mercedes andava forte ma io non ero lontano. Peccato per aver corso con la vettura danneggiata. Anche in Azerbaijan non ho centrato il successo ma come passo ero competitivo. Di sicuro non c’era un secondo tra noi e gli altri, come visto in qualifica. Siamo pronti per fare bene, concentrati e per niente distratti da altri discorsi”.
Chiusura sul mercato piloti. Si parla di un Fernando Alonso in Ferrari nel 2018. Come valuta questa opzione? “Non sono io che faccio reclutamento, per cui non sono la persona giusta per rispondere a questa domanda. Se devo dire un nome preferirei Kimi Raikkonen“.
alessandro.passanti@oasport.it
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