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F1, GP Ungheria 2017: la Ferrari deve cogliere l’occasione. Fondamentale reagire prima della pausa estiva

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La progressione messa in evidenza dalla Ferrari nella due giorni fin qui disputata in Ungheria, in occasione dell’undicesimo Gran Premio del Mondiale F1 2017, è una risposta importante e convincente, rispetto all’avanzata impetuosa della Mercedes negli ultimi due mesi di campionato. Inutile dire che, nonostante la carta vedesse nel circuito magiaro una occasione di riscatto concreta, stante le caratteristiche favorevoli alle peculiarità della SF170H, l’ultima corsa disputata a Silverstone aveva lasciato qualche paura, il timore che anche qui la rossa di Maranello avrebbe dovuto inseguire, provando ad inventarsi qualcosa in fase di partenza, o tramite la strategia, per sopravanzare la diretta rivale anglo-tedesca. Ed invece, la qualifica ha detto che Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen scatteranno in prima fila, con dunque l’opportunità di poter fare il proprio ritmo e controllare più agevolmente la situazione, attaccando o difendendo a seconda delle necessità.




 

Sperando, magari, che questa volta la Red Bull giochi un ruolo favorevole al team italiano, dopo che Max Verstappen ha creato non pochi grattacapi al pluricampione del mondo tedesco in Gran Bretagna, condizionando pesantamente la sua gara, e probabilmente contribuendo in maniera decisiva a fargli perdere il podio. Al di là dei possibili aiuti esterni, tuttavia, i due piloti della scuderia emiliana devono cercare di non sbagliare nulla allo start, poiché hanno dimostrato, a partire dalle libere del venerdì pomeriggio, di avere un passo molto consistente con entrambe le mescole che verranno utilizzate in gara, cioè supersoft e soft. Se a ciò aggiungiamo che l’Hungaroring è un autodromo dove il sorpasso è raro a vedersi, mantenere le posizioni assume una importanza assolutamente cruciale, per ottenere un certo tipo di risultato.

E’ infatti importante ricominciare a sfruttare la situazione di forza venutasi a creare, dopo aver mancato qualche risultato alla portata soprattutto di Vettel, come accaduto ad esempio in Austria od in Azerbaijan. Sia per una questione di classifica Mondiale, sia per il morale del gruppo, che approccerebbe alla pausa estiva con una serenità maggiore, se rinfrancato dall’avere la leadership iridata nel campionato piloti, dopo lo sforzo profuso per recuperare il gap accumulatosi nel triennio precedente.

davide.brufani@oasport.it

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