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F1, GP Ungheria 2017: Mercedes pronta per il sorpasso. Risolta la “grana” Pirelli è tornata davanti

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Lo slancio con cui Mercedes arriva al Gran Premio d’Ungheria, undicesima prova del Mondiale F1 2017, in programma nel fine settimana, è di quelli giusti per pensare nuovamente in grande. Fin qui è stato un campionato diverso ai precedenti, per la scuderia di Stoccarda, che ha dovuto fare i conti contro un avversario vero, esterno e dunque tendente a sfuggire al controllo degli uomini d’argento vestito, quale la Ferrari. Tuttavia, dopo il week-end nel Principato di Monaco, picco massimo negativo vissuto dal team pluricampione del mondo, qualcosa è cambiato ed è andato nella direzione giusta.

L’impressione, in particolare, è che Mercedes sia stata in grado di comprendere al meglio il comportamento degli pneumatici Pirelli, soprattutto quelli più morbidi. Infatti, nelle prime uscite Ferrari era sempre parsa la vettura maggiormente in grado di andar forte sin da subito, appena messe le ruote sulla pista di turno, con di contro la scuderia di Stoccarda impelagata a ricercare la soluzione di assetto migliore, per cercare di risolvere i problemi che, di volta in volta, si sono palesati. E sembra essere proprio l’ottenimento di un set-up ottimale, in grado di far andare forte macchina e piloti il prima possibile, il segreto di questa crescita di competitività importante. Soprattutto con riguardo alla capacità di mandare in temperatura le gomme, elemento fondamentale al sabato, quando c’è da spingere al massimo per qualificarsi.

Ovviamente vi è dietro un lavoro di sviluppo incessante e continuo, a volte nemmeno così evidente dall’esterno, ma con indubbiamente qualche esito positivo, frutto di una scuderia che ha pienamente assimilato una mentalità vincente, in grado di farla agire nel modo più corretto per arrivare all’obiettivo successo. Ecco che, in particolare, Mercedes ha mantenuto quella superiorità nella sua power unit, che in certi frangenti si è rivelato essere arma fondamentale per girare la contesa a proprio favore (si pensi alle gare di Sochi e Barcellona). Maggiore potenza che non si riverbera solo la domenica, ma anche, se non soprattutto, al sabato, laddove i due piloti del team anglo-tedesco hanno la possibilità di utilizzare il famigerato “manettino”, in grado di dar loro quei cavalli extra che tanto fanno comodo, per limare anche solo gli ultimi centesimi di secondo e piazzarsi in una posizione migliore sulla griglia, rispetto alla rivale Ferrari.

Budapest, con il suo tortuoso Hungaroring, sarà un banco di prova molto importante per Mercedes: riuscire a mettere sotto l’avversario italiano, su di una pista che, in teoria, si sposa meglio con le caratteristiche della SF170H, per via del suo passo corto e della maggiore guidabilità neli tracciati angusti, sarebbe un segnale decisamente allarmante per la concorrenza, apripista di una seconda parte di campionato 2017 che rischierebbe, concretamente, di ricalcare il dominio visto nell’ultimo triennio.

davide.brufani@oasport.it

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