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Ciclismo

Giro di Polonia 2017: il percorso e le tappe ai raggi X

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Sabato prenderà il via il Giro di Polonia 2017, breve corsa a tappe che però può risultare molto utile al fine di preparare la seconda parte di stagione e in particolare la Vuelta a España. Andiamo a vedere il percorso.

Tappa 1, Kraków – Kraków, 137 km
Percorso sulla carta favorevole ai velocisti, nonostante la prima fase sia piuttosto mossa. Da lì, però, principalmente pianura fino al traguardo: ci saranno da compiere 3 giri di un circuito da 4 chilometri.

Tappa 2, Tarnowskie Góry – Katowice, 142 km
Altra frazione breve e che si concluderà in circuito. Pur senza vere e proprie salite, la prima fase sarà sempre mossa e piuttosto esigente. Il circuito, invece, presenta uno strappo che potrebbe risultare decisivo ai fini della conquista del successo parziale.

Tappa 3, Jaworzno – Szczyrk, 161 km
La musica inizia a cambiare. Salite vere nella seconda parte di gara, con 4 Gpm (due da ripetere due volte). Qui il gruppo potrebbe selezionarsi e per di più l’arrivo sarà in vetta ad uno strappo. Chiamati all’opera anche gli uomini di classifica.

Tappa 4, Zawiercie – Zabrze, 238 km
Giornata lunghissima che però non presenterà particolari difficoltà altimetriche, fatta eccezione per i primi chilometri. Spazio per i velocisti nel finale di corsa.

Tappa 5, Olimp Nagawczyna – Rzeszów, 130 km
Nel finale spazio per gli attacchi, con 4 salite di seconda o terza categoria con pendenze abbastanza accentuate. L’ultima salita, di Lany, si concluderà a 10 chilometri dal traguardo. Poi breve discesa e pianura fino all’arrivo.

Tappa 6, Wieliczka – Zakopane, 199 km
Tapa molto dura. Si parte da 400 metri di altitudine e si sale, fino ad arrivare agli ultimi 90 chilometri che saranno un susseguirsi di salite e discese con la bellezza di 5 Gpm di prima categoria. L’ultima salita si conclude a 10 chilometri dal traguardo, mentre gli ultimi 3000-4000 metri di gara saranno in falsopiano.

Tappa 7, Bukowina Tatrzanska – Bukowina Tatrzanska, 132 km
Quasi un tappone, con sei salite. Nessuna, però, ha un dislivello superiore ai 300 metri e questo sarà un fattore importante. C’è comunque spazio per attaccare e sopratutto ci sarà un vero arrivo in salita che deciderà la competizione e la classifica finale.

Foto: Valerio Origo

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