Golf
Golf, British Open 2017: le possibili sorprese. Rahm è pronto ad entrare nel firmamento, Fleetwood e Pieters in cerca della consacrazione
Il terzo Major stagionale è ormai alle porte e ai nastri di partenza ci saranno i principali protagonisti del circuito internazionale, pronti a darsi battaglia per sollevare al cielo il trofeo del British Open 2017, che andrà in scena tra giovedì 20 e domenica 23 luglio sul Royal Birkdale Golf Club di Southport, in Inghilterra. Dustin Johnson, Jordan Spieth, Sergio Garcia, Henrik Stenson e Rickie Fowler partiranno con i favori del pronostico, Justin Thomas e Hideki Matsuyama saranno gli outsider, ma il plotone dei papabili alla vittoria è davvero ampio e include diversi giocatori smaniosi di consacrarsi in uno degli appuntamenti più attesi della stagione.
Lo spagnolo John Rahm, reduce dallo scintillante successo in occasione del Dubai Duty Free Irish Open lo scorso 7 luglio, a soli 22 anni è già una stella sul panorama internazionale, ma finora nei Major non è andato oltre un misero 23° posto un anno fa nello US Open, testimonianza evidente di un’inesperienza che pian piano sta cominciando a lasciare il posto alla spregiudicatezza e al talento. Rahm rappresenta la classica variabile impazzita del torneo, capace di round da sballo alternati ad improvvisi cali di tensione, ma il suo carisma lo rende avversario temibile per tutti e, se troverà continuità nei primi giri, potrà davvero dare filo da torcere ai migliori.
Altrettanto competitivo appare il suo connazionale Rafa Cabrera Bello, che nella Ryder Cup 2016 si è rivelato uno dei migliori del team Europa e che domenica scorsa si è tolto la soddisfazione d vincere l’Aberdeen Asset Management Scottish Open, interrompendo un digiuno che durava da oltre 5 anni. Lo spagnolo disputerà a Southport il suo 17° Major e chissà che la scaramanzia inversa non possa trasformarsi per lui in buona sorte.
I padroni di casa, nel frattempo, confidano non solo nei veterano Justin Rose, Ian Poulter e Andy Sullivan, ma anche nel giovane Thomas Fleetwood, classe ’91, che nell’ultimo mese si è tolto lo sfizio di conquistare l’HNA Open de France e di chiudere lo US Open ai piedi del podio, evidenziando una condizione di forma straripante che potrebbe anche indurlo ad esaltarsi sull’erba amica di Southport e a scrivere una pagina indelebile di storia 25 anni dopo il trionfo di Nick Faldo, ultimo inglese a vincere il British Open nel 1992.
Può nutrire fondate ambizioni di vittoria anche il belga Thomas Pieters, che a 25 anni vanta già tre successi sul circuito dell’European Tour e si è mostrato al mondo con una serie di prestazioni eccellenti nella Ryder Cup 2016. Il quarto posto nell’Augusta Masters, al terzo Major della sua carriera, descrive alla perfezione la sua capacità di domare le emozioni e trasformare la tensione in energia positiva da trasferire sul prato verde.
mauro.deriso@oasport.it
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Foto: Twitter European Tour