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Golf, British Open 2017: le speranze dell’Italia. Francesco Molinari può tentare il colpaccio, ma occorre un weekend perfetto

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Due italiani al via del British Open 2017, che quest’anno si terrà al Royal Birkdale Golf Club. Francesco Molinari si appresta a partecipare al suo 32° Major, quello a lui probabilmente più congeniale visti i risultati conseguiti nelle passate edizioni del torneo, ma il fuoriclasse torinese non sarà solo: a tenere alti i colori italiani ci sarà anche Luca Cianchetti, campione europeo amateur 2016. Chicco non arriva a Southport nelle migliori condizioni psicofisiche. Dopo uno straordinario avvio di stagione sulla scia dell’incredibile trionfo nell’Open d’Italia 2016, Molinari è un po’ calato negli ultimi mesi, complici un lieve infortunio al polso a fine marzo e il contraccolpo psicologico per lo stop al taglio dello US Open, prima del quale nel 2017 aveva mancato un solo cut.

Il 19° posto nel World Golf Ranking, in ogni caso, lo include di diritto tra gli outsider del British Open, il Major in cui vanta i migliori riscontri storici in termini di classifica, a fronte del 13° posto nel 2009, del 9° posto nel 2013 e del 15° nel 2014. Finora Molinari non è mai riuscito davvero ad insidiare le prime posizioni in uno dei quattro principali tornei del circuito, ma la ritrovata vena agonistica e la sua innata classe potrebbero proiettarlo verso un risultato che, per quanto difficile da pronosticare, sarebbe tutt’altro che una sorpresa.

Chicco nel corso dell’anno ha ottenuto già diversi piazzamenti nella top ten, avendo chiuso al 7° posto all’Arnold Palmer Invitational, al 6° posto il The Players Championship e soprattutto al 2° posto il BMW PGA Championship, testimonianza evidente della sua competitività nel panorama internazionale, e si è dedicato perlopiù al PGA Tour, privilegiando il confronto diretto con i big mondiali alla possibilità di gareggiare con costanza in Europa. L’azzurro è consapevole di disporre di un bagaglio tecnico con pochi eguali in termini di precisione dal tee al green, pur palesando alcuni piccoli difetti nel putt che hanno spesso condizionato le sue gare.

Una partenza sprint potrebbe dare linfa alla sua speranza di imporsi a Southport, ma occorrerà evitare accuratamente quei passaggi a vuoto che più volte lo hanno costretto a rincorrere e a sprecare energie nervose da impiegare nelle fasi cruciali della contesa. Nulla tuttavia è impossibile e, qualora dovesse imbeccare il classico weekend perfetto, Molinari potrebbe davvero giocarsi la chance di puntare molto in alto.

Discorso diverso, invece, per Luca Cianchetti. Modenese, classe 1995, accede all’Open Championship avendo vinto il titolo europeo amateur lo scorso anno. Un ragazzo giovane, umile ma molto determinato e consapevole che la sua crescita dovrà procedere per gradi. Dopo il titolo continentale della categoria dilettanti infatti, Cianchetti non si è fatto prendere dalla smania di passare tra i professionisti anche e soprattutto per mantenere l’opportunità di giocare un Major. Il salto tra i pro arriverà con molta probabilità dopo il British Open, che servirà per accumulare esperienza tra i “grandi”. Poco importa del risultato, ma non ci sono dubbi sul fatto che Cianchetti farà del suo meglio per provare ad essere il miglior amateur del field e portare a casa una grande soddisfazione. Chissà che effetto gli farà giovedì, trovarsi sul tee della 1 in compagnia dei fenomeni di questo sport. Gli stessi che dopo questo Open Championship potrà chiamare colleghi. La sua carriera è soltanto all’inizio.

mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Twitter PGA Tour

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