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Karate, World Games 2017: Sara Cardin, un bronzo che luccica come l’oro. Ma che amarezza in semifinale! Mattia Busato vittima della sfortuna

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Una straordinaria conferma ma anche un pizzico di amaro in bocca. Sara Cardin, portacolori azzurra del karate in occasione dei World Games 2017 di Wroclaw, è tornata a casa con una preziosa medaglia di bronzo nella categoria -55 kg, che la consacra ai massimi livelli in ambito internazionale dando seguito all’argento appena conquistato agli Europei, ma recrimina per una finale sfumata per un hansoku che grida vendetta a 28” dalla fine del duello con l’atleta di Taipei Tzu-Yun Wen, capace poi di salire sul gradino più alto del podio.

La 30enne veneta era in vantaggio 1-0 e sembrava in totale controllo della sfida, ma sul più bello le è crollato il mondo addosso e a godere è stata l’avversaria, lanciata poi verso un trionfo che si è materializzato ai danni dalla brasiliana Valeria Kumizaki, numero 1 del ranking e vicecampionessa mondiale in carica. Ma questa bronzo luccica quanto un oro, perché conferma l’elevata competitività dell’azzurra al cospetto delle migliori al mondo.

Nella pool eliminatoria, infatti, Sara Cardin ha superato senza patemi l’argentina Giuliana Novak (4-0) e la brasiliana Kumizaki (3-1) e nella finale per il terzo posto ha avuto la meglio sulla campionessa iridata, la francese Emilie Thouy, sconfitta 3-2 e costretta a restare ai piedi del podio. In vista dei Giochi di Tokyo, quando il karate esordirà ufficialmente nel programma a Cinque Cerchi, la Cardin avrà la possibilità di battersi ad armi pari con tutte le migliori atlete della categoria, inclusa tra l’altro nel palinsesto olimpico.

Decisamente sfortunato, invece, il percorso di Mattia Busato nel kata. L’azzurro è finito in un girone di ferro, in compagnia del giapponese Ryo Kiyuna, dello spagnolo Damian Quintero e del tedesco Ilja Smorguner, in pratica l’intero podio dei Mondiali 2016 di Linz. Busato non ha retto il confronto con il nipponico e l’iberico, di gran lunga i due migliori interpreti della specialità, ma non si è demoralizzato e ha chiuso con onore il suo torneo, superando nell’ultimo match della sua pool l’atleta tedesco con un netto 5-0. Con un po’ di buona sorte in più nel sorteggio, anche lui forse avrebbe avuto qualche chance in più di agguantare il podio, ma avrà modo di rifarsi in futuro e di smussare quei dettagli che potrebbero consentirgli di tener testa alla coppia attualmente più forte del mondo.

mauro.deriso@oasport.it

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Foto: WKF

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