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MotoGP, GP Germania 2017 – Vinales e Rossi limitano i danni, Dovizioso in difficoltà. 4 piloti in 10 punti: Mondiale apertissimo!

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Il Motomondiale va in vacanza. Dopo il GP del Sachsenring (Germania) ritroveremo il grande Circus delle due ruote a Brno (Repubblica Ceca) il 6 agosto per il decimo round in una condizione di equilibrio assoluta: Marc Marquez (Honda) in vetta con 129 punti, 5 lunghezze di vantaggio su Maverick Vinales (Yamaha), 6 su Andrea Dovizioso (Ducati) e 10 su Valentino Rossi (Yamaha). Un Mondiale dunque apertissimo frutto di uno saliscendi di prestazioni continuo che dipende in parte dalle diverse qualità delle moto ed anche del loro adattamento alle coperture Michelin.

L’appuntamento tedesco non ha fatto eccezione. Sulla carta doveva essere un weekend favorevole a Marquez, vincitore in sette occasioni sul “Ring” tenendo conto anche delle altre classi, e così è stato. Il despota sul suolo teutonico ha imposto la sua legge pennellando sulla pista sinistrorsa come nessun altro e guadagnando la vetta della graduatoria al giro di boa. Un segnale importante per il cinque volte iridato perchè, pur in un campionato così complicato e di difficile lettura, è sempre lì, pronto a cogliere il massimo possibile e mettere fieno in cascina. La Germania sapeva che avrebbe potuto sorridergli e non si è fatto di certo pregare, sciorinando una prestazione convincente condita da pole e vittoria in solitaria. Un suggello valso al Cabronçito la 57esima vittoria nel Mondiale, la 31esima in top class e il 95° podio. Cifre che parlano chiaro sulle grandi qualità del centauro iberico.

Dal canto loro Vinales e Rossi non hanno potuto far altro che limitare i danni. Ancora una volta con problemi legati allo sfruttamento degli pneumatici, specie sul bagnato, la M1 non sembra garantire quella costanza di prestazione che i due centauri desidererebbero. Di sicuro, l’aver adottato il telaio modificato, a quanto dichiarato dal campione di Tavullia, ha dato un chiaro vantaggio senza cui quanto avvenuto a Barcellona avrebbe potuto replicarsi. Certo, giungere in quarta e quinta posizione, dopo qualifiche da comprimari, non può certo accontentare. La pausa, in questo senso, servirà ai tecnici di Iwata per pensare a quali ulteriori sviluppi apportare anche perchè, al di là dei grandi meriti di Jonas Folger, non può essere giustificabile che il teutonico, sul modello vecchio, arrivi 11 secondi prima di Maverick e Valentino.

Per quanto concerne Dovizioso e la Ducati, l’ottava posizione finale e la perdita della testa iridata in favore di Marc non sono certi due dati confortanti. Tuttavia, dalle analisi del dopo gara, si evince che i motivi di questa prestazione sottotono da ricercare nella scelta poco adeguata delle Michelin. Il “Dovi”, fidandosi di quanto raccolto nel corso del weekend sull’asciutto, ha rischiato montando una morbida al posteriore ed ha finito per guidare con le tele negli ultimi 10 giri. Una Rossa che comunque, tra le mani del forlivese, con mescole più dure avrebbe potuto aspirare alla top5. La lotta con le due Yamaha lo dimostra e quanto dichiarato dallo stesso centauro italiano lo conferma. Pertanto il bicchiere lo si può considerare mezzo pieno.

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto da Valerio Origo

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