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MotoGP, GP Repubblica Ceca 2017: Valentino Rossi riuscirà a seguire la scia di Federer, Pellegrini e Nadal?

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Valentino Rossi, Roger Federer, Rafael Nadal e Federica Pellegrini. Quattro nomi che appartengono, in parte, a sport differenti, ma che hanno in comune un dato: essere dei campioni, dei veri punti di riferimento nella rispettive discipline, capaci di restare al top a lungo e, dato ancora più importante forse, riuscire a tornare al vertice dopo aver vissuto dei periodi difficili alquanto lunghi, che da più parti avevano fatto supporre un definitivo tramonto, una carriera che ormai nulla più aveva da dare, rispetto ai fasti vissuti in precedenza. Ed invece, tutti e quattro hanno saputo rilanciarsi, tanto da mettersi alle spalle tali dicerie e gli avversari, nella maggior parte dei casi molto più giovani e freschi, con teoriche maggiori motivazioni e credenziali migliori.

Se i due tennisti e la nuotatrice veneta hanno coronato questo percorso di recupero di competitività, di inaspettato ritorno alla ribalta, con affermazioni prestigiose a livello Mondiale, a Rossi ancora non è riuscito del tutto di completare l’opera, avendo infatti mancato sempre il titolo nel triennio precedente, dal 2014 in avanti, battuto in maniera più o meno netta da Marc Marquez e Jorge Lorenzo. Fermo restando che nulla c’è più da aggiungere ad una carriera sensazionale come quella del 38enne marchigiano, e che non sarà un eventuale iride in più od in meno a definirne il valore, è indubbio che, anche solo per una questione simbolica, riuscire ad arrivare a 10 campionati vinti sarebbe una ciliegina sulla torta eccezionale, che chiuderebbe il cerchio e permetterebbe a Valentino di ritirarsi con una serenità maggiore, senza avere alcun tipo di rimpianto, rimorso, rammarico, fastidio.




Ci riuscirà? Difficile fare pronostici nella MotoGp 2017, perché il campionato è stato talmente equilibrato ed imprevedibile che ogni pronostico, di gara in gara, è stato prontamente sovvertito. Resta il fatto che, rispetto ad un avvio di stagione affatto facile ed agevole, Rossi sembra aver ritrovato un feeling migliore con la sua Yamaha M1, tanto da riuscire a tornare alla vittoria in Olanda, sfiorando il podio da acciaccato al Mugello. Fin qui non è stata una annata del tutto convincente, però il grande equilibrio di cui sopra permette al tavulliano di essere ancora in piena corsa per l’iride, avendo infatti appena 10 punti di ritardo da Marquez a metà campionato. Per farcela l’impressione è che non servirà tanto essere i più veloci, quanto piuttosto quelli maggiormente costanti. E su quest’ultimo punto, Rossi è riuscito a ricostruirsi dal 2014 in poi, raccogliendo quasi sempre il massimo di ciò che poteva riuscire ad ottenere, salvando sovente Gran Premi che sembravano irrimediabilmente compromessi dopo i turni di libere, e colmando quel gap velocistico che, obiettivamente, ha pagato di volta in volta dai suoi avversari diretti. Insomma, c’è molto da fare, ma se si pensa alle aspettative presenti alla vigilia della corsa di apertura in Qatar, la situazione è senza dubbio migliore rispetto alle previsioni, tutt’altro che compromessa.

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davide.brufani@oasport.it

Foto: Valerio Origo

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