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MotoGP, Mondiale 2017: Andrea Iannone cade anche al Sachsenring e il web si scatena. Dito puntato su Belen e la vita privata

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Se Marc Marquez si presenta alla sosta estiva con morale a mille, vento in poppa e fiducia ai massimi livelli, si può esattamente rovesciare il tutto per parlare della situazione di Andrea Iannone. Il portacolori della Suzuki, infatti, chiude la sua prima parte della stagione 2017 in un vero e proprio vortice di negatività.

La sua moto, per usare un pallido eufemismo, non va e non lo aiuta, in nove Gran Premi ha totalizzato la miseria di 28 punti con un settimo posto (ad Austin) come miglior risultato, ben tre ritiri e la consapevolezza che il percorso in Suzuki che si annunciava non semplice si stia trasformando in un vero e proprio calvario. Potrebbe bastare tutto questo per rendere grigia l’estate del pilota di Vasto. Ma c’è anche dell’altro. Molto altro.

Nelle ultime ore, come se non bastasse, nei confronti del nostro portacolori si stanno sommando attacchi di ogni tipo. Critiche, anche violente, e prese di posizione anche da parte di personaggi illustri. Ma andiamo con ordine. Dopo l’ennesima caduta stagionale, al termine di un weekend del Sachsenring letteralmente da mani nei capelli, il web si è scatenato nei confronti di Iannone, andandolo ad attaccare, soprattutto, nella sfera personale. Quella che ferisce di più. Quella che lascia più il segno nel profondo.

Lo si sapeva, lo si temeva, era solo questione di tempo. Da quando l’ex ducatista ha dato il via alla sua storia d’amore con la showgirl argentina Belen Rodriguez il rischio era elevato. Se le cose fossero andate male in pista, l’indice sarebbe stato puntato proprio su di loro. Sulla coppia. E così è stato. Il web, come si sa, è feroce. E il leitmotiv delle ultime ore si potrebbe riassumere con “Iannone va male? Pensa solo a Belen…”. Una sbrigativa spiegazione che non ha, ovviamente, alcun fondo di verità, ma le critiche sono come dardi infuocati. Vengono scoccate e quando colpiscono nella schiena un ragazzo come Iannone fanno male. Tanto. Doppiamente.

Il computo delle brutte notizie per il numero 29 sarebbe già decisamente sufficiente, ma non finisce qui. Durante il fine settimana del GP di Germania, infatti, hanno fatto rumore, e non poco, le parole di Kevin Schwantz. Il texano, leggenda del motociclismo e campione del mondo nel 1993 proprio in sella alla Suzuki, ci è andato giù pesante nei confronti del suo giovane erede. “Se le cose vanno male bisogna lavorare di più e non cercare di cambiare la moto rendendola come la Ducati. Parlando con lui sembra che guidi un mezzo senza alcun pregio”. Parola più, parola meno, questo è il senso di ciò che Schwantz voleva recapitare all’italiano.

Iannone è accerchiato, attaccato da più parti, nell’occhio del ciclone. Oneri e onori della notorietà e di chi fa un mestiere che può essere soggetto a critiche. Starà a lui, ed al team, che di sicuro non lo sta aiutando a dovere, uscire da questo tunnel che sembra non avere una fine. Questo mese di stop servirà al pilota di Vasto per ricaricare le batterie assieme alla fidanzata (e ci mancherebbe altro) ed a schiarirsi le idee in vista di un finale di stagione da vivere con nuovo spirito e rinnovata voglia di crescere. Possibilmente, se accetta un consiglio, evitando di guardare troppo i social network..

alessandro.passanti@oasport.it

Foto: Valerio Origo

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