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MotoGP, Mondiale 2017 equilibrato: conta più la bravura dei piloti o l’incidenza delle gomme Michelin?

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“Che spettacolo!”; “Mai un Mondiale è stato così incerto”; “4 piloti in 10 punti”Sono questi solo alcuni commenti sull’andamento del Mondiale 2017 di MotoGP giunto al giro di boa dopo il GP di Germania, al Sachsenring. Il quinto sigillo consecutivo di Marc Marquez, nella classe regina, era un qualcosa di previsto ed in uno dei suoi feudi il Cabronçito ha centrato il bersaglio grosso senza se e senza ma. Risultato che ha consentito al 5 volte iridato di salire in vetta alla graduatoria generale con 5 lunghezze di vantaggio su Maverick Vinales (Yamaha), 6 su Andrea Dovizioso (Ducati) e 10 su Valentino Rossi (Yamaha). La domanda è  la seguente: è l’iberico della Honda il favorito?

Un quesito che in questo 2017 ha cambiato spesso l’oggetto dello stesso: prima era Vinales, poi il “Dovi” ed adesso il campione di Cervera. Perchè? La risposta è legata al primo punto interrogativo. Questo campionato è di difficile lettura dal momento che le gomme, ancor più che in passato, sono diventate un fattore determinante ancor più delle qualità dei piloti.

Assistere a Ducati, Honda, e Yamaha che, alternativamente, vanno molto forte più per questioni legate all’adattamento dello pneumatico fa storcere il naso. In questo senso, a Barcellona colpì una dichiarazione di Dovizioso, vittorioso in quell’occasione: “Ho vinto senza spingere!”. Un ossimoro per chi concepisce la competizione di alto livello. Come si può arrivare prima degli altri senza forzare? E’ chiaro che qualcosa che non va ci sia e senza voler buttare la croce sulla Michelin forse è proprio il sistema del monogomma a non funzionare così come è concepito.

Limitare la gamma degli pneumatici secondo un compound di base fisso è un ulteriore ostacolo. Quel che ne vien fuori, pertanto, è quasi uno spettacolo artefatto nel quale, a seconda di temperature varianti di qualche grado, si può cambiare tutto e il contrario di tutto e non è affatto detto che chi ha vinto due gare consecutive possa fare lo stesso la successiva.

Allo stato attuale, infatti, non si può dire chi abbia la miglior “pacchetto” proprio perché le mescole ancor più del mezzo meccanico sono quelle che ti possono regalare i decimi o anche i secondi. Sono ormai ricorrenti le considerazioni, poco dopo la corsa riguardanti un errore di scelta. Può ridursi solo a questo la classe regina del Motomondiale?

giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto di Valerio Origo

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