MotoGP
MotoGP, Mondiale 2017: una lunga pausa per ricaricare le pile. Valentino Rossi può davvero giocarsi il titolo da agosto?
Marc Marquez (Honda) 129 punti, Maverick Vinales (Yamaha) 124 punti, Andrea Dovizioso (Ducati) 123 punti, Valentino Rossi (Yamaha) 119 punti. Una situazione quanto mai equilibrata nel Mondiale MotoGP 2017 che ci sta regalando una delle stagioni più equilibrate, imprevedibili e emozionanti di tutti i tempi. Tra i quattro grandi candidati alla vittoria finale (non ce ne voglia Dani Pedrosa staccato di 16 punti da Rossi) non ce n’è uno che possa essere additato come favorito o che sia riuscito ad inanellare una serie di risultati tali da decretarlo come tale. Ogni Gran Premio, e lo si vede appuntamento dopo appuntamento, è assolutamente imprevedibile e il suo esito dipende da numerose incognite.
Tutti i migliori quattro possono puntare al titolo, anche Valentino Rossi che, tra di loro, è quello che ha vinto solamente in una occasione (Vinales tre volte, Marquez e Dovizioso due) ma che vanta la maggiore esperienza, avendo vinto ben nove volte nella sua straordinaria carriera, sfiorando il decimo titolo nel 2015 con il famoso finale che ha poi premiato Jorge Lorenzo. Che chance ha, a questo punto , il “Dottore”? Dopo i primi nove GP della stagione il pilota di Tavullia è risultato quello tra i primi con il peggior feeling con la propria moto. Rispetto alle edizioni precedenti, la sua M1 non è nata sposando i suoi desiderata ma, piano piano, la sta portando nella sua direzione (l’esempio del nuovo telaio è calzante).
Nonostante questo Rossi è appena a 10 punti dalla vetta ed a 5 dal compagno di scuderia Vinales che ad inizio anno sembrava fare il bello ed il cattivo tempo nella MotoGP. Il numero 46, invece, ha saputo stringere i denti e non mollare mai, centrando solo quattro podi, ma ritirandosi in una sola occasione. A questo punto, dopo la lunga sosta che si concluderà ad inizio agosto a Brno in occasione del GP della Repubblica Ceca, Rossi è pronto a giocarsi le proprie carte. Lo farà con la consueta grinta e voglia di vincere e, soprattutto, con la consapevolezza di non avere nulla da perdere. Un “Rossi” determinato e pronto al colpaccio è un pericolo per tutti gli avversari, che lo sanno perfettamente, e si faranno trovare pronti alla battaglia. Quattro campioni agguerriti per puntare ad un titolo che, visto l’equilibrio attuale, avrà un doppio valore. Chi vincerà il campionato 2017 non lo farà per una moto superiore, ma per meriti propri.
Pensare che Valentino Rossi, a 38 anni suonati, sia ancora in piena bagarre per aggiudicarsi la categoria regina è quasi incredibile e fa capire il valore del campione. Sia ben chiaro, tuttavia, quello che attende il pesarese non è certo un impegno semplice. Servirà un’impresa per sorpassare in classifica tre rivali di questo livello, per cui dopo le vacanze (delle quali, come sempre, si sa ben poco, dato che Rossi ama far perdere le proprie tracce quando stacca la spina, anche a livello social network) dovrà ripresentarsi cattivo come non mai e tiratissimo a livello fisico e mentale. Mancano nove gare alla conclusione del Mondiale, partendo da Brno, passando da Misano o Motegi e concludendo a Valencia. 225 punti in palio per un grande sogno. Se Rossi riuscisse in un’impresa simile, centrando quindi il decimo titolo in carriera, si potrebbe parlare, forse, della stagione più bella e incredibile della sua già notevole storia sportiva.
alessandro.passanti@oasport.it
Foto: Valerio Origo