Motocross
MXGP, Mondiale 2017: continua la marcia inarrestabile di Antonio Cairoli. Per il titolo basta “solo” non sbagliare
Tre vittorie di Gran Premio consecutive, sei podi di manche, altrettanto consecutivi, che, senza il 9° posto di gara-2 in Russia, sarebbero stati addirittura 13. Un cambio marcia impressionante quello di Antonio Cairoli, avvenuto dal round in Germania, che ha scavato un solco elevato nei confronti dei rivali nella lotta al titolo, complice anche le difficoltà fisiche vissute da Tim Gajser, unico che, nella prima porzione di Mondiale MXGP 2017, aveva dato l’idea di potersi frapporre fra l’iride ed il “Tonino” nazionale. Cairoli è in uno stato di forma eccellente, che coniuga velocità e consistenza in un mix perfetto, in grado di tramortire le velleità altrui e di porlo in una posizione di assoluta forza, all’imbocco dell’ultimo terzo di stagione.
L’impressione, sempre più forte e percepibile, è che solo un errore del pilota della Ktm possa riaprire parzialmente la contesa, stante i 92 punti di margine che vanta sul più immediato inseguitore, il belga di Kawasaki Clement Desalle, che salgono addirittura in tripla cifra (105) se si guarda a Jeffrey Herlings, da domenica scorsa terzo nella graduatoria. Paradossalmente, è proprio quest’ultimo, compagno di team di Cairoli, il corridore più in palla tra i top che se la giocano (o provano a farlo) con Antonio nelle posizioni che contano, avendo tuttavia trovato un feeling importante solo a stagione in corso, dopo un inizio avaro di soddisfazioni che ha facilitato la creazione di un gap così ampio. Desalle, dal canto suo, è veloce ma anche tremendamente incostante, passando dal vincere due Gran Premi (Francia e Russia) allo stare, prima dell’appuntamento in Repubblica Ceca, ben quattro volte consecutive giù dal podio di manche.
Per Cairoli sarà dunque fondamentale limare gli errori, eventualmente anche accontentandosi del piazzamento, pur di non prestare il fianco ad un possibile riavvicinamento dei suoi avversari. Ma, avendo a che fare con un pilota da 8 titoli Mondiali, sulla cresta dell’onda da ormai un decennio abbondante, la capacità di gestire una pressione simile non rappresenta certamente un qualcosa di nuovo ed inesplorato, ma anzi una abitudine piacevole che, tuttavia, in questo 2017 avrà un gusto ancora più intenso, dopo le ultime annate difficili vissute dal siciliano.
davide.brufani@oasport.it
Foto: Valerio Origo