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Nuoto
Nuoto, Gabriele Detti ed i 400 stile libero: sognare di far meglio di Rio in un contesto stellare
Dopo che anche i Trials statunitensi di nuoto sono terminati possiamo dire di avere un quadro ancor più preciso della situazione ai nastri di partenza dei Mondiali di nuoto di Budapest (23-30 luglio). L’attesa per l’evento iridato è crescente come anche le aspettative per i colori italiani in un anno post olimpico che si preannuncia decisamente veloce.
Ebbene, senza timore di essere smentiti, considerare la gara dei 400 stile libero maschili come una di quelle a più alto tasso qualitativo non è certo fare peccato. L’ultimo inserimento del sig. Zane Grothe from Usa da 3’44″43 va ad arricchire il roster di atleti che quest’anno si sono espressi secondo questi standard:
- Sun Yang (3’42″16)
- Gabriele Detti (3’43″36)
- Mack Horton (3’44″18)
- Park Tae-Hwan (3’44″38)
- Zane Grothe (3’44″43)
Un livello molto alto nel quale il nostro Detti ha la seconda prestazione al mondo con tutti gli assi scesi in vasca. Certo, l’ultima esibizione del Trofeo Settecolli nei 400 sl, un Park da 3’44″54 ed il toscano da 3’45″88, carichi di lavoro entrambi, lascia intendere che i tempi di accredito valgono fino ad un certo punto. Il sudcoreano, dopo la squalifica per doping, è tornato a far paura ed avendo nel proprio curriculum successi olimpici e mondiali è evidente che sarà un avversario da prendere con le molle. Ne sono consapevoli sia il livornese che il suo allenatore Stefano Morini. In queste ultime settimane bisognerà affinare la condizione e far sì che non vi siano malanni o imprevisti tali interferire nella preparazione. A Roma il buon Gabriele non era al top, non solo per il periodo ma anche per uno stato febbrile che lo ha costretto a saltare la super sfida con Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero. In questo senso il tempo siglato nelle otto vasche ha una valenza importante e può fornire indicazioni confortanti.
L’obiettivo del bronzo di Rio è migliorare proprio il piazzamento della finale a Cinque Cerchi ed essere in lizza per il risultato massimo. Anche se non è stato detto chiaramente, è evidente che il lavoro vuol portare ad un sostanziale miglioramento di quel 3’43″36 (record italiano) perchè se si vuol vincere bisognerà andare 2″ più forte molto probabilmente. Sun in stagione ha già manifestato segnali di forte vitalità e pertanto questi 400 metri saranno decisamente infuocati. Da non sottovalutare, ovviamente, il campione olimpico Horton, capace di battere il cinese in un arrivo spalla a spalla fantastico a Rio e che, fino ad ora, ha un po’ scherzato ma nelle acque magiare potrebbe fare la voce grossa.
Vero è che il nostro portacolori ha dimostrato di non temere la concorrenza e, come in quell’ultima vasca brasiliana, la voglia di lottare e battagliare ad armi pari con questi mostri c’è per scrivere pagine importanti anche nella rassegna mondiale in questa specialità.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da Diego Gasperoni