Seguici su

Nuoto

Nuoto, Gabriele Detti: “Mi sento più veloce rispetto a Rio, mi sembra di rivivere la vigilia di un’altra Olimpiade”

Pubblicato

il

Il meeting di nuoto di stasera all’Harbour Club di Milano vivrà con la presenza del bronzo olimpico Gabriele Detti un momento di grande attrazione mediatica e sportiva. A 2 settimane dai Mondiali di Budapest (Ungheria) l’azzurro, che si sta preparando a dovere sui 400, 800 e 1500 stile libero, gareggerà nei 200 sl, distanza utile in chiave staffetta 4×200 sl. Di questo e dei suoi obiettivi iridati ha parlato, intervistato dal collega Stefano Arcobelli della Gazzetta dello Sport.

“Gareggiare qui mi aiuterà a capire la mia condizione: se farò 1’47″5 sarei contento, se dovessi nuotare 1’55” dovrei preoccuparmi. Mi sento più veloce rispetto alla vigilia olimpica dell’anno scorso. Ho svolto lavori diversi ma per il resto mi sembra di essere alla vigilia di una seconda Rio“, ha dichiarato l’atleta toscano.

Parlando della preparazione, ormai diversa da quella del suo amico/rivale Gregorio Paltrinieri (oro olimpico nei 1500 stile libero) Detti ha chiarito: “Si, ormai facciamo lavori diversi: lui i più lunghi, io i più veloci. Non possiamo avere lo stesso passo. Moro? Implacabile. Posso dire di essere pronto per la campagna ungherese. Ormai il lavoro è quasi ultimato, ma non dirò mai voglio vincere questa gara, quest’altra. diciamo che nella mia testa ho dei pensieri”.

Pensando alle specialità nelle quali sarà impegnato nella piscina ungherese, il livornese ha ammesso: Nei 400m se Sun Yang fa 3’41” vince lui…Negli 800m sarà la gara più incerta, è vero che nessuno ha nuotato più veloce di me ma nessuno vuole perderla. Io cerco il mio primo 800 perfetto. Nei 1500m poi il mio approccio sarà easy, non sono io l’uomo da battere, in questo ho meno pressioni”.

Un pensiero poi ai 200 sl ed alla staffetta 4×200 sl: Ci manca D’Arrigo, ma possiamo fare comunque bene. Sono una distanza che mi piace, magari finirò la mia carriera da duecentista“.

Infine un pensiero sull’iniziativa di Katinka Hosszu di creare un’associazione di nuotatori pro: “Me ne ha parlato Dotto, aderisco anch’io. Si, noi nuotatori non abbiamo niente di meno dei tennisti: siam professionisti anche se guadagniamo molto meno“.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto di Diego Gasperoni

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità