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Nuoto: Julio Maglione rieletto presidente della FINA. Battuto Paolo Barelli. Ma quante ombre!

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A margine dei Mondiali di Budapest, che oggi entrano nel vivo con l’inizio del nuoto in vasca, si è svolta ieri l’Assemblea della FINA con all’ordine del giorno la votazione per l’elezione del nuovo presidente, o meglio dire vecchio. L’uruguaiano Julio Maglione, infatti, è stato rieletto per il suo terzo mandato con 258 voti. Battuto dunque, Paolo Barelli che ha raccolto solamente 77 preferenze. Non sono mancate però, le polemiche. L’assemblea infatti, non ha consentito ai candidati di esprimere il proprio programma e le volontà politiche, costringendo l’italiano, già in aperta polemica con la FINA ad abbandonare i lavori anzitempo, senza attendere l’esito di una votazione che pareva scontata. Eppure di cose da chiarire ce n’erano diverse.

Innanzitutto, proprio Barelli aveva denunciato la FINA per conflitto d’interesse di fronte al Tribunale Arbitrario dello Sport di Losanna (TAS). L’accusa era arrivata dopo le intercettazioni telefoniche in cui Husain Al Musallam, candidato alla vice-presidenza e direttore del Comitato Olimpico Asia, chiedeva commissioni ad un potenziale sponsor cinese. Il TAS aveva però archiviato il caso. Al-Musallam è stato inoltre coinvolto anche nello scandalo FIFA, che aveva portato alle dimissioni di Ahmad Al Fahad Al Sabah, presidente del CIO Asia, ed era stato indicato dal Dipartimento di Stato USA come un co-cospiratore nella corruzione di un arbitro di calcio. Non solo quindi, non è stata spesa una parola in merito, ma la votazione di ieri ha premiato Al-Musallam come vice-presidente della FINA e, vista l’età del presidente Maglione (81), come probabile suo successore. Non è finita qui: l’Assemblea ha segnato il ritorno nel Bureau del russo Vladimir Salnikov, coinvolto nel caso di doping di stato.

 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Twitter FINA

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