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Nuoto, Mondiali 2017: Gabriele Detti si conferma di bronzo. Deludono Martinenghi e la 4×100. Il riepilogo della prima giornata

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Alla Duna Arena di Budapest (Ungheria) sono iniziati i Mondiali 2017 anche per il nuoto in vasca. La prima giornata in terra magiara ha regalato parecchie emozioni.

 

400 STILE LIBERO MASCHILI

Queste otto vasche rivestivano un’importanza fondamentale per il nostro Mondiale: cominciare con il piede giusto e dare fiducia alla squadra era l’obiettivo. Traguardo tagliato da Gabriele Detti che, al termine di una gara strepitosa in rimonta, è riuscito a far suo un bronzo che ai 200 metri (solo ottavo al passaggio) sembrava impossibile. L’allievo di Stefano Morini, però, ha saputo cambiare passo rimontando sui rivali e mettendo in scena una cavalcata impressionante quando il cinese Sun Yang andava in fuga. Il risultato è il seguente: l’atleta asiatico si prende la rivincita nei confronti di Mack Horton, che lo aveva battuto ai Giochi Olimpici di Rio 2016, toccando per primo la piastra in 3’41″38 davanti all’australiano insidiato fino all’ultimo da un Gabriele terzo in 3’43″93 ad appena 8 centesimi dall’oro a cinque cerchi. Messi dietro dunque Park (quarto in 3’44″38) e il sorprendente austriaco Felix Aubock (3’45″58).

400 STILE LIBERO FEMMINILI

Non c’erano dubbi e la grandezza di Katie Ledecky consiste proprio nel far sembrare scontate le sue vittorie. Un altro titolo mondiale per il fenomeno stelle e strisce che, dal 2013, domina in questa specialità lasciando alle avversarie solo le briciole. Il 3’58″34 è un tempo che per le altre è pura immaginazione, al pari del passaggio dei 200 metri di 1’57”. Niente da fare, l’alieno statunitense non si batte. Alle spalle di Katie la fida Leah Smith (4’01″54), autrice anch’ella di una prestazione di grande livello a precedere la giovanissima cinese Binjie Li (4’03″25) che fin dal primo 50 ha messo in mostra un grandissimo coraggio. Solo quinta Boglarka Kapas (404″77), padrona di casa e tra le atlete con maggiori aspettative, che ha risentito di una prima parte troppo lenta.

4X100 STILE LIBERO MASCHILI

Staffetta maschile che ha confermato lo strapotere degli Stati Uniti lanciati da una strepitosa frazione da 47″26 di Calaeb Dressel che ha letteralmente aperto le acque lanciando i compagni di squadra che hanno completato l’opera in 3’10″06 lottando però fino alla fine con il Brasile (3’10″34). E poi la sorpresa di giornata vale a dire l’Ungheria che, spinta dal focoso pubblico magiaro, ha centrato un podio semplicemente fantastico in 3’11″99. Amarezza invece in casa Italia che, nel cambio tra Dotto e Vendrame, ha fatto registrare cambio anticipato costato la squalifica. Stessa sorte anche per la Nazionale australiana.

4X100 STILE LIBERO FEMMINILI

Non è stata sufficiente una prima frazione da record del mondo firmata da Sarah Sjoestrom (51″71) alla Svezia per garantire il podio alla squadra scandinava. Una formazione a trazione anteriore che, dopo anche l’ottimo riscontro di Michelle Coleman (52″68), ha dovuto alzare bandiera bianca dinnanzi alle altre compagini in vasca più compatte. Ad imporsi, manco a dirlo, gli Usa con il tempo finale di 3’31″72 davanti all’Australia (3’32″01) ed all’Olanda (3’32″64), con la Ledecky ancora prima attrice.

SEMIFINALI 100 RANA MASCHILI

Inutile negarlo: c’è delusione per Nicolò Martinenghi. Dopo una brillante batteria, l’azzurro non è stato in grado di ripetere il medesimo crono peggiorando in 59″41, primo degli esclusi dalla finale. Varesino che, condizionato anche dalla febbre, ha risentito dello sforzo non avendo le stesse sensazioni positive in vasca della mattina. Dominatore della specialità, come da pronostico, è stato Adam Peaty che in 57″75 ha preceduto i due americani Kevin Cordes (58″64) e Cody Miller (59″08) e per domani il britannico potrebbe regalare ancora spettacolo.

SEMIFINALI 100 FARFALLA FEMMINILI

Poco da fare anche per Ilaria Bianchi nei 100 delfino: l’italiana, ripetendo grosso modo lo stesso tempo del mattino (57″95), non ha centrato il target della finale per 3 decimi di secondo classificandosi in 11esima piazza. In questo caso è stata ancora la Sjoestroem ad impressionare siglando un 55″77 spaventoso, unica ad abbattere il muro dei 56″ e candidandosi per l’oro dell’atto conclusivo domani. Emma McKeon, Rikako Ikee e Penny Oleksiak sembrano essere le più accreditate per giocarsi i restanti gradini del podio.

SEMIFINALI 50 FARFALLA FEMMINILI

Dressel protagonista anche nelle semifinali dei 50 farfalla. L’americano in 22″76 ha ottenuto il best time odierno ma attenzione all’ucraino Andrii Govorov che si è fermato ad appena un centesimo dal forte statunitense. Per la finale sembra che l’oro sia un affare tutto loro senza però sottovalutare il brasiliano Nicholas Santos, il britannico Benjamin Proud e l’atleta di Singapore, medaglia d’oro nei 100 farfalla a Rio, Joseph Schooling. Fuori dai migliori otto il nostro Piero Codia che pur nuotando un più che discreto 23″41 rimane distanze un decimo dall’ultimo atto.

SEMIFINALI 200 MISTI FEMMINILI

Nelle semifinali dei 200 misti donne è la lady di ferro Katinka Hosszu ad esaltare il tifo magiaro. Con il suo 2’07″14 l’ungherese ha messo il proprio sigillo facendo meglio dell’americana Melanie Margalis (2’08″70) e della canadese Sydney Pickrem (2’09″17). Quarto tempo PER la britannica Siobhan O’Connor: saranno, verosimilmente, queste nuotatrici a dare vita allo show finale domani.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto di Diego Gasperoni

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