Nuoto
Nuoto, Mondiali 2017: Nicolò Martinenghi, un giovane già pronto per sognare nella rana
“Non mi pongo limiti, vado a Budapest senza doveri ma puntando a migliorare i miei tempi stimolato dalla sfida con i più grandi”. Sono queste le parole usate da Nicolò Martinenghi, astro nascente del nuoto italiano, poco prima della partenza per l’Ungheria. Sarà il suo primo Mondiale a livello seniores ma non sembra essere affatto spaventato. Anzi, la voglia di far bene è maggiore, motivato ad affrontare chi, in questo momento, va più forte.
Un ragazzo italiano atipico questo Martinenghi che, diversamente da molti altri suoi connazionali, non teme il confronto in un contesto importante: l’innalzamento del livello della competizione sembra essere per lui come l’aria che respira, dandogli energia. Cresciuto con il mito di Domenico Fioravanti, due volte medaglia d’oro a Sydney nel 2000, Nicolò ha un sogno nel cassetto: ripercorrere le sue orme.
L’animo da agonista puro dimostrato da sempre in vasca è senz’altro un bel punto di partenza. I record dei 50 e 100 rana abbattuti (primo uomo in Italia a scendere sotto i 27” nell’unica vasca e la quinta prestazione mondiale dell’anno nei 100 metri) certificano la bontà della crescita dell’allievo di Marco Pedoja.
Una stagione trionfale coincisa non soltanto nei successi agli Assoluti di Riccione ma anche nella trionfale rassegna degli Eurojunior di Netanya (Israele) dove l’azzurro è stato il leader incontrastato della squadra italiana ed una delle stelle dell’intera manifestazione. I 4 ori ed il nuovo record italiano nei 100 rana ottenuti rappresentano la cartina di tornasole del darsi in vasca del lombardo.
Ed ora? Nella piscina magiara tra una settimana lo rivedremo ancora una volta in azione. L’obiettivo è qualificarsi per le finali in entrambe le specialità nelle quali si cimenterà (50/100 rana) poi, una volta entrato nei migliori otto, tutto può succedere. Il livello della rana attuale è spaventoso ed al di là del fenomenale Adam Peaty, il quale sembra aver già prenotato le medaglie d’oro dei 50 e dei 100, anche gli altri sono in grado di nuotare tempi incredibili basti pensare allo statunitense Kevin Cordes ed agli atleti asiatici, semplicemente straordinari nei loro trials. Va da sé che la medaglia ha i connotati dell’impresa e Martinenghi dovrebbe migliorare sensibilmente i suoi riscontri. Sognare, però, non costa nulla e con questo ragazzo nulla è impossibile.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da Deepbluemedia