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Nuoto
Nuoto, Mondiali 2017: Simona Quadarella per il salto di qualità nel mezzofondo. E sui 1500 sl a Tokyo 2020…
Ci sono appuntamenti che servono per farti capire chi sei, tappe di un percorso funzionale alla crescita nella vita e nel lavoro. Senza eccedere con i sofismi questi Mondiali di Budapest di nuoto (23-30 luglio) possono essere l’occasione giusta per un talento indubbio come Simona Quadarella, godendo di una vetrina importante.
L’atleta romana, classe ’98, sta affrontando questo 2017 con il piglio giusto. Negli Assoluti di Riccione le vittorie degli 800 e 1500 stile libero, con un miglioramento sostanziale dei propri personali, è stato il primo chiaro segnale del progresso compiuto dall’allieva di Christian Minotti. E poi, nel 54° Trofeo Settecolli, in un momento di grande carico, quel 16’03″55 nelle 30 vasche non è valso solo la seconda prestazione mai nuotata in Italia, dietro ad Alessia Filippi, ma anche il terzo crono dell’anno alle spalle della coppia americana Katie Ledecky/Leah Smith.
Ranking mondiale 1500 stile libero
1 15:35.65 Ledecky, Katie USA
2 16:01.02 Smith, Leah USA
3 16:03.55 Quadarella, Simona ITA
4 16:04.19 Kapas, Boglarka HUN
5 16:08.68 Moore, Hannah USA
6 16:08.73 Belmonte, Mireia ESP
7 16:10.63 Twichell, Ashley USA
8 16:11.25 Kesely, Ajna HUN
9 16:12.89 Kobrich, Kristel CHI
10 16:13.37 Hou, Yawen CHN
Le sue caratteristiche, dunque, da grande fondista ben si sposano con gli infiniti 1500 metri e, un po’ come Gregorio Paltrinieri (facendo le debite proporzioni), la grande leggerezza in acqua è un tratto unico. Al cospetto di rivali molto ben strutturate fisicamente, la Quadarella contrappone queste peculiarità che potrebbero essere vantaggiose nel darsi in vasca già da questa rassegna magiara. Se, infatti, le due americane, sopratutto l’alieno Ledecky, appaiono di un altro pianeta, il resto della compagnia non è così distante, a patto che Simona riesca ad esprimersi al 100% e, perchè no, abbassare ulteriormente il suo crono, abbattendo la fatidica barriera dei 16′; probabilmente il suo grande obiettivo della stagione.
Andando poi più in là e pensando a Tokyo 2020, l’introduzione degli amati 1500 nel programma a Cinque Cerchi le avrà dato regalato un sorriso e le motivazioni sono aumentate, conscia però che il livello si innalzerà ulteriormente in questo quadriennio e Budapest rappresenterà uno step fondamentale.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da Fina