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Nuoto, Mondiali Budapest 2017: Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti in finale nei 1500 sl senza forzare, Arianna Castiglioni vola a tempo di record nei 50 rana

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Concluse le batterie della penultima giornata dei Mondiali di nuoto di Budapest (Ungheria). Andiamo a raccontarvi cosa la vasca della Duna Arena ha detto nella mattina magiara.

50 STILE LIBERO DONNE

E’ sempre Sarah Sjoestroem a mettersi in mostra nella velocità pura. La svedese, con il crono di 24″08, si porta in vetta alla graduatoria dei tempi precedendo la danese Pernille Blume (24″32) e l’olandese Ranomi Kromowidjojo. Una dimostrazione di forza notevole della scandinava, candidata al ruolo di favorita anche su questa distanza e motivata a centrare il bersaglio grosso dopo l’argento di ieri nei 100 sl.  A chiudere la top5 la campionessa del mondo ed olimpica dei 100 sl Simone Manuel (24″54) e l’australiiana Bronte Campbell (24″61). Poco da fare per Silvia Di Pietro che, frenata da alcuni problemi fisici in questa stagione, dimostra di non essere in condizione anche in questa gara non ottenendo il pass per le semifinali (17° posto in 25″07).

50 DORSO UOMINI

Parlano giapponese le batterie dei 50 dorso maschili. Junya Koga, abilissimo nei particolari di partenza e subacque e dotato di un’acquaticità fuori dal comune, fa segnare il miglior tempo in 24″54. Da tenere in considerazione, però, il francese Camille Lacourt, campione del mondo nel 2013 e nel 2015 della specialità, che anche in Ungheria evidenzia un’ottima condizione stampando un ottimo 24″58. Molto bene anche il cinese Jiayu Xu (24″78) al pari dell’americano Matt Grevers (24″78) e dell’altro transalpino Jeremy Stravius (24″80). Eliminato, purtroppo, il nostro Matteo Milli che in 25″24 non va oltre il 18° posto.

50 RANA DONNE

Finalmente una buona notizia: Arianna Castiglioni stabilisce il nuovo primato nazionale sulla distanza in 30″33, conquistando anche la terza piazza nell’ordine dei tempi mattutini. Ottimo stacco alla partenza, una progressione di grande qualità con la russa Yuliya Efimova al fianco (2° crono in 29″99) e riscontro sensazionale: un miglioramento sostanziale dal momento che il precedente limite, da lei detenuto, era 30″72. In vetta alla graduatoria la statunitense Lilly King in 29″76 confermando di essere il riferimento anche in questo caso dopo l’oro ed il record del mondo dei 100 rana. Ritroveremo questo pomeriggio, in semifinale, anche l’altra azzurra Martina Carraro, autrice di un più che discreto 30″92 (13° posto nelle heat) nonostante la ligure abbia avuto alcuni problemi di salute in avvicinamento alla manifestazione.

4X100 STILE LIBERO MISTA

Obiettivo centrato per l’Italia nella 4×100 stile libero mista. Alessandro Miressi (48″51), Ivano Vendrame (48″54), Federica Pellegrini (53″80) ed Erika Ferraioli (54″86) con il tempo di 3’25″46 conquistano la finale (quinto posto). In particolare, ottima prestazione per il giovane Miressi, autore del primato personale in prima frazione (48″71 il precedente personal best). In vetta l’Olanda (3’23″89) portata avanti soprattutto da un’ottima prova di Femke Heemskerk in 52″77, precedendo gli Stati Uniti d’America (3’23″93) ed il Canada (3’25″07). Saranno dunque queste tre squadre, gli azzurri, l’Ungheria, il Giappone e la Russia ad essere nell’atto conclusivo.

1500 STILE LIBERO UOMINI

Timbrano il cartellino Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti conquistando l’accesso alla finale con il secondo e terzo tempo. Sorprende infatti l’ucraino Mykhailo Romanchuk che nell’ultima heat con i nostri “Gemelli diversi” abbatte il suo personale di 6 secondi siglando il miglior crono in 14’44″11. Una gara a braccetto tra il classe ’96 e Greg fin dai 200 metri con il campione olimpico che ha condotto una gara regolare senza lasciarsi prendere troppo dalla foga e chiudendo in 14’44″31 a 2 decimi da Romanchuk. Più distanziato il toscano che, dopo un passaggio ai 400 metri vicino alla coppia citata, decide di proseguire con un passo un po’ più lento, chiudendo comunque con un buon 14’50″10, ragionando nell’ottica del risparmio delle energie. In finale ritroveremo anche il ceco Jan Micka (14’55″47), il pericoloso polacco Wojciech Wojdak (14’57″39), vittorioso della penultima batteria, il norvegese Henrik Christiansen (14’57″41), l’australiano Mack Horton (14’59″24) e l’altro ucraino Sergii Frolov (14’59″32). Si preannuncia un atto conclusivo interessante con giovani avversari per la coppia italica. Non saranno della partita né il coreano Park Tae-Hwan (nono crono in 14’59″44) e né il cinese Sun Yang che, come prevedibile, non ha prende il via stamane dal blocchetto di partenza.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Comunicato Len

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