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Nuoto, Mondiali Budapest 2017: Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti, un 1500 stile libero per fare la storia

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Ore 18.38, 30 vasche per fare la storia del nuoto italiano. Sono davvero alte le aspettative nella finale dei 1500 stile libero dei Mondiali di Budapest per Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti. I due azzurri, qualificatisi all’atto finale con il secondo ed il terzo crono punteranno al meglio possibile, cioè far loro la gara.

Un po’ come accaduto nel giorno della finali dei 200 stile libero con Federica Pellegrini e degli 800 sl con gli stessi Detti e Paltrinieri, quest’oggi è un altra giornata da circoletto rosso, per dirla alla Rino Tommasi. I due ragazzi italiani che in coppia stanno riscrivendo la storia di questo sport, in ambito nazionale ed internazionale, vogliono chiudere con il botto nella gara più faticosa che ci sia in piscina.

Per Greg, questi 1500 sono un po’ come l’aria che respira, vissuti con intensità e naturalezza. L’animo ambizioso dell’italiano trova in questa specialità la perfetta sintesi di sfida e divertimento: la voglia di superare i propri limiti ed andare oltre, venendo a conoscenza di territori inesplorati. E’ questo che dà energia a Paltrinieri motivato più che mai ad iniziare questo quadriennio olimpico come il precedente.

La sconfitta negli 800 sl (bronzo alle spalle di Detti e Wojciech Wojdak) non l’ha proprio digerita l’azzurro per il modo in cui è maturata ed è chiaro che le 30 vasche rappresentano una chance di rivalsa importante. In semifinale, il 14’44″31 nuotato in controllo la dice lunga sulle mire di Paltrinieri che, come al solito, non vorrà solo vincere ma stravincere: andare via fin dalle prime battute, impostando un ritmo superiore agli altri, uccidendo la gara da subito. Questo è il piano del campione olimpico che non ama la compagnia altrui ed ha come amica di ogni battaglia la solitudine.




L’obiettivo non sarà semplice nonostante le assenze del cinese Sun Yang, primatista sulla distanza ma ormai non più in grado di essere competitivo, e del coreano Park Tae-hwan (primo degli esclusi in batteria). Nuovi rivali si pongono sulla strada italica: Mykhailo Romanchuk e Wojciech Wojdak. L’ucraino ha molto ben impressionato nell’ultima heat, giungendo davanti ai due “Gemelli Diversi” ed esibendo uno stile da campione. Per di più l’atleta dell’Est, l’anno scorso, ha vissuto un periodo di allenamento presso il Centro Federale di Ostia e può aver giovato di questo. L’aver abbattuto nelle qualificazioni di 4 secondi il proprio personale la dice lunga. E poi il polacco Wojdak, secondo negli 800 stile libero ed in grado di superare nell’ultimo 50 Paltrineri. Un avversario inatteso alla vigilia di cui Gregorio dovrà tenere conto. Come dimenticarsi poi di Mack Horton che, pure non avendo entusiasmato nella heat (7° crono), è avversario da non sottovalutare avendo una base di velocità notevole.

E Detti? Il bronzo nei 400 stile libero e l’oro negli 800 sl sono risultati che descrivono chiaramente la portata del percorso iridato in Ungheria. Andare a medaglia anche nei 1500 metri sarebbe la ciliegina sulla torta. Il toscano ha lamentato un po’ di stanchezza ma siamo certi che questa sera sarà in condizione. Se la strategia di Paltrinieri è all’attacco fin da subito quella di Gabriele è duale: partenza più di passo e poi accelerazione nell’ultima parte. E’ con questo approccio che l’anno scorso arrivò il bronzo sulla distanza. Pertanto le intenzioni del livornese sono quelle di una replica.

Se la tanto agognata doppietta dovesse andare in porto l’Italia potrebbe fregiarsi del nuovo record di medaglie conquistate in piscina, arrivando a quota 7. Non resta che attendere il momento dello start e gustarsi lo show.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Deepbluemedia

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