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Nuoto Mondiali Budapest 2017 – IL PAGELLONE: Greg infinito, Castiglioni finale con rammarico

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GREGORIO PALTRINIERI 9: vince in tutti i modi, vince sempre. Stavolta trova sulla sua strada un rivale coriaceo, riposato, fresco, pronto a tutto pur di batterlo. Capace di tenere ritmi altissimi, impensabili fino a qualche giorno fa. Il più sorpreso di tutti è ovviamente l’azzurro che ì, per scrollarsi di dosso l’appiccicaticcio rivale, deve spingere a più riprese sull’acceleratore e alla fine, in una sfida che ha ricordato quella fra Pantani e Tonkov sul Mortirolo nel 1998, ha schiantato l’ucraino prendendosi il secondo Mondiale. Niente record mondiale ma per quello c’è tempo.

GABRIELE DETTI 6: salire sul podio ancora prima di scendere in vasca non è mai bello. La doppietta sembrava scritta e invece Gabriele fa i conti con quella stanchezza che andava sbandierando da qualche giorno ma sulla quale si tendeva a minimizzare perché il livornese continuava a volare sull’acqua. Oggi due fattori hanno inciso sulla mancata terza medaglia dell’azzurro: la sua condizione precaria per via delle tante energie spese e un Horton, più riposato, che ha fatto l’Horton. Uno più uno fa quarto posto che non fa male, con un oro e un bronzo al collo.

FEDERICO TURRINI 4: la solita storia. Bene agli Assoluti e crollo verticale nella competizione internazionale che conta. Uscire da questo tunnel non è facile, perché il tempo passa e le possibilità si assottigliano ma non può essere questo l’atleta capace di far segnare durante l’anno tempi da urlo che fanno sempre sperare in una grande finale.

ARIANNA CASTGILIONI 6: la conquista della finale con record italiano resta, purtroppo resta anche il settimo posto di oggi senza un riscontro cronometrico adeguato al contesto. Torna ai tempi che erano i suoi best fino all’altro ieri e non riesce ad essere competitiva in una gara velocissima ai vertici ma che, col tempo di ieri in batteria, avrebbe potuto fruttare il quarto o quinto posto. Peccato, occasione sprecata. In staffetta fa il suo..

MATTEO MILLI 5: E’ vero, al primo Mondiale mantenere la concentrazione per tanti giorni, soprattutto quando si sono spese energie mentali per disputare batteria e semifinale, non è semplice ma il dorsista azzurro doveva fare meglio nella sua frazione della staffetta.

NICOLO’ MARTINENGHI 6: la condizione non è quella di un mese fa, ormai è chiaro e comunque lotta e combatte come un leone, strappando un 59’4 lanciato che alla ine non è da buttare.

PIERO CODIA 6.5: regala un’altra piccola perla con 51″1 lanciato che non è un crack ma sicuramente la migliore frazione azzurra, tecnicamente parlando. Il suo Mondiale è positivo, con un piccolo rammarico per la mancata finale dei 100 farfalla.

ALESSANDRO MIRESSI 5.5: Impara sulla sua pelle cosa significa pressione e mantenere alta la concentrazione. Per la qualificazione mancano proprio i suoi 6 decimi, persi rispetto alla staffetta di domenica scorsa. E’ giovanissimo, è una delle rivelazioni della manifestazione. Manca solo la ciliegina sulla torta.

MARGHERITA PANZIERA 6: Non si può dire che non sia regolare. Quattro 100 dorso a Budapest e quattro prestazioni tra l’1’01” e l’1’01″12 di oggi. Purtroppo fa il suo peggiore in finale e non riesce a dare alla squadra quel tocco in più che serviva al lancio, però il suo lo fa eccome e contribuisce alla qualificazione delle ragazze per la finale.

ILARIA BIANCHI 6: due pretsazioni sui suoi livelli abituali. Ci si aspettava qualcosa di meno, magari il tempo della mista mista che sarebbe servito per evitare l’ultimo posto ma la sufficienza la strappa.

FEDERICA PELLEGRINI 6: anche in questo caso raccoglie il testimone nelle onde e quando c’è poco da fare. Non vola ma alla fine di un Mondiale così dispendioso ci sta.

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