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Nuoto, Mondiali Budapest 2017 – IL PAGELLONE – La rinascita di Castiglioni, la stanchezza dei mezzofondisti, gli occhi di Paltrinieri
SILVIA DI PIETRO 6: difficile sottoporsi a tour de force quando non si sta bene. Entra ed esce dalla vasca nemmeno fosse Caeleb Dressel, la velocista romana che fallisce di un soffio la qualificazione alle semifinali dei 50 stile libero e al pomeriggio fa sognare la staffetta 4×100 stile libero mista, virando terza a 50 metri dalla fine e facendosi rimontare nel finale. La benzina non c’è ma la determinazione non manca.
MATTEO MILLI 5.5: non riesce a ripetere l’exploit dei 100 e fallisce l’ingresso in semifinale dei 50 dorso di pochissimo. Peccato ma forse qualche energia risparmiata può essere un bene in prospettiva staffetta mista di domani.
ARIANNA CASTIGLIONI 8: record italiano sbriciolato, finale mondiale, la seconda della carriera, conquistata. >I problemi fisici sono solo un brutto ricordo e quando ritroverà brillantezza e condizione, sarà competitiva anche sui 100. Brava, la lombarda, terza donna azzurro in una finale iridata dopo Pellegrini e Quadarella che sono salite sul podio. Peccato che in questa gara vadano tutte fortissimo ma domani proverà a migliorarsi ulteriormente.
MARTINA CARRARO 6: dà un senso al suo sfortunato mondiale superando il primo turno nei 50. La influenza è smaltita ma non del tutto perché nel pomeriggio non riesce ad essere competitiva. Dal punto di vista del morale è una mazzata ma saprà superarla.
GABRIELE DETTI 7: combatte da giorni con l’acido lattico, non c’è bisogno di granchè per qualificarsi e lui porta a casa il risultato con il minimo sforzo, se si può chiamare così un 1500 nuotato a 14’50”. Domani sarà un’altra cosa e lo sa bene l’oro degli 800.
GREGORIO PALTRINIERI 7: la sconfitta in semifinale con Romanchuk non vuole dire nulla. Lascia intendere di avere ampi margini, soprattutto nella prima parte di gara quando riesce ad imprimere ritmi insostenibili per chiunque. Ha gli occhi della tigre e vuole rivincerla, la medaglia d’oro mondiale, dopo una settimana strana, dove i riflettori sono stati puntati su altri componenti della squadra.
LUCA DOTTO 5: questi 100 proprio non li digerisce. Si è ben comportato nei 200 in staffetta, nei 50 nella gara individuale ma ancora una volta non riesce a dare il suo apporto atteso nella staffetta mista. Non ricorderà Budapest con piacere.
ALESSANDRO MIRESSI 7.5: si migliora al mattino, stabilendo il personale e anche al pomeriggio conferma di essere in condizione. E’ un talento, uno dei giovani su cui puntare per il futuro e lo conferma ad un Mondiale in più contesti. Segnamoci questo nome.
FEDERICA PELLEGRINI 6: il suo lo fa anche oggi con una buona frazione della staffetta mista. Le energie, soprattutto mentali, le ha già spese quasi tutte ma tiene qualcosa per le ultime gare.
SIMONA QUADARELLA 7. non è facile scendere in vasca dopo che ti ha investito uno tsunami di emozioni per una medaglia inattesa e insperata. Non è facile soprattutto in una gara che non sente del tutto sua. Non riesce a migliorarsi ma non va alla deriva. Il settimo posto mondiale vale tanto ed è un punto di partenza.