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Nuoto Mondiali Budapest 2017 – IL PAGELLONE: Pellegrini in Paradiso, Detti finalmente oro, Paltrinieri, bronzo con rimpianto

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FEDERICA PELLEGRINI 10: Un oro immenso a suggello di una carriera fantastica, che non è ancora finita nonostante le dichiarazioni della Divina. Una vittoria del cuore, che è la summa di una vita sportiva passata a combattere in acqua, tra rimonte vincenti, cadute repentine, sofferenza e gioia. Una vittoria ottenuta in faccia alla più grande di sempre Katie Ledecky che aumenta ancora di più il valore dell’oro mondiale, l’ultimo (forse) sui 200 stile libero.

GABRIELE DETTI 9: Spettacolare. Oro con record europeo. Adesso il cerchio è veramente chiuso. Gara tatticamente perfetta. Tira per 300 metri a stancare il rivale più temuto, Sun e a 100 metri dalla fine cambia passo lasciando sul posto i rivali più agguerriti Paltrinieri e Wojdak.

PALTRINIERI 7: su un bronzo mondiale non si può certo sputare però Greg stavolta non indovina la tattica giusta come gli capita troppo spesso quando gareggia sugli 800. Si mette a condurre nella parte centrale della gara e fa da punto di riferimento al polacco e anche a Detti che lo superano nel finale. Non sembra credere fino in fondo nella possibilità di staccare i rivali e tira su il piede dall’acceleratore quando invece era necessario spingere per fiaccare gli avversari. Sale sul podio e accumula rabbia per i 1500 dove difficilmente commetterà gli stessi errori.

IVANO VENDRAME 6.5: supera il primo turno in una gara difficile come i 100 alla sua prima esperienza iridata e in semifinale si batte con coraggio non riuscendo però ad abbattere la barriera del 48”7. Promette bene, Budapest è una tappa importante del suo percorso di crescita.

LUCA DOTTO 4: La copia della prima frazione della batteria della staffetta. La gara che nessuno avrebbe voluto vedere dal velocista lombardo, mai veramente competitivo, mai in partita. Un Mondiale finora da dimenticare per il primatista italiano della specialità che ora ha solo i 50 stile libero per raddrizzare una situazione ormai compromessa.

ILARIA BIANCHI 7: La condizione è buona e lo conferma il personale sui 200 farfalla che gli frutta un posto in semifinale, a cui rinuncia per dare il massimo nella staffetta 4×100 mista mista. Fa il suo senza strafare e saluta con altre due prove di sostanza il suo quinto mondiale consecutivo.

STEFANIA PIROZZI 6: entra in semifinale con autorità e anche un buon crono al mattino, illudendo di poter centrare la prima finale mondiale, poi però al pomeriggio non riesce a migliorarsi in modo sensibile, fallendo così una qualificazione complicata ma non impossibile.

FEDERICO TURRINI 6. Riesce a superare il primo turno di una gara che non sente più sua per il rotto della cuffia ma con merito, poi al pomeriggio in semifinale si migliora scendendo sotto i 2’ ma ovviamente non può bastare per la finale.

FABIO SCOZZOLI 8. Terzo record personale e secondo primato italiano in 24 ore. Migliora giorno per giorno ed è un campione completamente ritrovato. Sesto posto nei 50 rana a quattro anni dal quinto posto nei 100 di Barcellona. Bello rivederlo a questi livelli, nella speranza che sia solo una tappa di passaggio verso nuovi successi.

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